F1 | Alonso dopo la vittoria a Daytona: “Sono molto orgoglioso”
"Meritiamo tutto questo"
Il pilota spagnolo, si è detto particolarmente orgoglioso del suo team con il quale ha conquistato il trionfo alla 24 Ore di Daytona, lodando i suoi compagni di squadra Jordan Taylor, Renger van der Zande e Kamui Kobayashi, per le loro performance.
Fernando Alonso, ha annunciato il suo ritiro dalla Formula 1, alla fine della scorsa stagione, anche se ha ammesso che potrebbe tornare in futuro.
Da dicembre, ha iniziato i preparativi per Daytona con il team WTR (Wayne Taylor Racing).
La gara si è conclusa con una bandiera rossa a causa delle condizioni meteorologiche estreme, ma l’abilità di Alonso nella pioggia si è dimostrata ancora una volta vitale, dato che a un certo punto ha fatto segnare tempi sul giro di almeno tre secondi più veloci di chiunque altro sulla griglia.
“Sono molto, molto orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto oggi, anche se non è stato uno sforzo di un giorno ma di un mese -ha dichiarato lo spagnolo a GrandPrix247– infatti a dicembre abbiamo iniziato a prepararci per la gara e a ricevere tutti i documenti su come funziona la Cadillac e come lavora il team Wayne Taylor Racing, alcune procedure che forse sono diverse rispetto ad altre squadre.
“Io e Kamui abbiamo provato ad integrarci subito, cercando di imparare il più possibile dal team del Roar e poi, in gara, è stato molto, molto difficile. Le condizioni cambiavano spesso e a volte è stato uno shock”.
Alonso si riferisce alle difficili condizioni in cui si è svolta la gara, con precipitazioni estremamente pericolose in diversi punti durante la gara. La bandiera rossa è stata messa in evidenza più volte.
“Dovevi sopravvivere ad ogni giro. Non era questione di tempi sul giro o cose del genere. Si trattava di attraversare il traguardo, mettendo insieme il giro e alla fine ha funzionato.
“Penso che gli ultimi cinque o sette giri della gara non fossero, penso, giusti per nessuno che era in pista perché la visibilità era quasi zero. Ho chiamato il team per una safety car perché non riuscivo a vedere nulla. Peccato non aver corso tutta la gara, ma abbiamo guidato di notte e giorno, con l’asciutto e con il bagnato, quindi penso che meritiamo tutto questo”.
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