Ecclestone potrebbe inviare un proprio ispettore in Bahrain

Bernie Ecclestone potrebbe mandare il suo inviato personale in Bahrain, dato che la rinegoziazione del GP a Sakhir sta diventando una lotta di potere politico.

Alcuni commentatori sono rimasti increduli quando Ecclestone, in settimana, è sembrato essere di nuovo d’accordo con Max Mosley, sulla scia della controversa decisione della FIA di rimettere il Bahrain in calendario.
Ecclestone ha ammesso di recente di essere “in disaccordo” con il successore di Mosley alla presidenza della FIA, Jean Todt, descrivendone l’operato come uno “scherzo”.
Gli eventi degli ultimi giorni significano che Ecclestone ora è in sintonia con i team di F1, che hanno scritto in una lettera il loro dispiacere per lo spostamento del Bahrain alla fine di ottobre e l’estensione del calendario fino a dicembre.
Sull’altro lato sono Todt e Carlos Gracia, vice-presidente della FIA, la cui relazione è trapelata online.
Mosley questa settimana ha descritto Gracia come “un uomo molto, molto bello che non parla inglese e per quanto ne so, non parla arabo”.
Gracia, parlando a Valencia ieri, ha detto di aver trovato il Bahrain tranquillo quando lo ha visitato di recente, ma ha riconosciuto che manifestazioni e proteste si sono verificate dopo di allora.
“Questo è qualcosa che né io né nessun altro poteva prevedere. Non vogliamo il Gran Premio a tutti i costi. La Formula 1 in totale è composta da 2500 persone e noi non metteremmo a rischio i piloti, i meccanici, gli sponsor, chiunque”, ha aggiunto Gracia.
Ecclestone ha detto al Financial Times che potrebbe inviare il proprio ispettore in Bahrain: “Questo è esattamente ciò che dovremmo fare. Vorrei saperne di più. C’è stato detto che non ci sono problemi. La FIA ha detto che tutto va bene, che (Gracia) ha incontrato delle persone. A chi credi?”
La FOTA ha detto di aver scritto una lettera alla FIA, e quest’ultima ha confermato di averla ricevuta: “Abbiamo ricevuto la lettera e la stiamo valutando”, ha detto un portavoce. “La FIA è un organo di governo trasparente e accogliamo con favore tutti gli input in materia.”

Filippo Ronchetti