Red Bull smentisce di aver violato il divieto di test in F1

Red Bull smentisce di aver violato il divieto di test in F1

Un inizialmente innocuo “tweet” di un test driver svizzero ha causato una controversia in F1 che vede coinvolta la Red Bull. Neel Jani ha scritto sulla sua pagina di Twitter questa settimana che ha “davvero affaticato il collo” domenica con un test di 400 Km al volante della Red Bull RB7.

Il test si sarebbe svolto a Idiada, in Spagna.

Il commento del 27enne pilota ha stupito dal momento che gli unici test permessi durante la stagione sono quelli condotti in rettilineo, ma Jani ha dichiarato che il suo collo si era affaticato a causa “delle curve ad alta velocità”.

I tweet “sospetti” sono poi stati eliminati.

Un portavoce della Red Bull ha smentito che il test di Jani abbia violato le regole.

“Non abbiamo completato test in curve ad alta velocità e abbiamo testato entro quanto stabilito dalle regole, ossia un test di aerodinamica condotto in rettilineo o curve con raggio costante”.

La Red Bull ha anche dichiarato che Jani non ha scritto in prima persona quei messaggi su Twitter.

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