Pioggia di critiche su Hamilton dopo il Canada

Pioggia di critiche su Hamilton dopo il Canada

Lewis Hamilton “si sta spingendo un po’ troppo oltre”, “è goffo”, o “completamente pazzo”. I giudizi degli addetti ai lavori sulla condotta dell’inglese nel Gran Premio del Canada non sono tardati ad arrivare.

Dopo essere stato richiamato e penalizzato piu’ volte quest’anno, il pilota della McLaren è stato coinvolto in altri incidenti a Montreal, incluso un contatto con il suo con il suo compagno di squadra Jenson Button che ha esclamato “Che cosa sta facendo?”.

In seguito i due piloti del team di Woking e Martin Whitmarsh hanno minimizzato l’episodio e i commissari non hanno preso altri provvedimenti sebbene Mark Webber abbia fatto le spese di un contatto con Hamilton nelle prime curve dopo la partenza finendo in testacoda.

“Penso che Lewis abbia pensato che la bandiera a scacchi fosse alla curva 3” ha dichiarato l’australiano.

L’ex pilota Stirling Moss ha dichiarato a BBC Radio che a suo parere Hamilton “va spesso un po’ troppo oltre il limite” ora che non è più gestito da suo padre.

Niki Lauda, alla TV RTL, ha dichiarato: “E’ completamente pazzo. Ad un certo punto, tutti gli scherzi devono finire. Non si puo’ guidare in questo modo o finirà per ammazzare qualcuno”.

I commissari comunque hanno mantenuto la calma e dopo la gara, dopo aver indagato su una collisione tra Button e Fernando Alonso hanno deciso di non penalizzare neanche l’altro pilota della McLaren.

Alonso non è contento della decisione: “La McLaren è una vettura indistruttibile” ha dichiarato, in riferimento al contatto tra i due compagni di squadra. “I commissari hanno indagato ma io ho un’opinione diversa” ha dichiarato Alonso. “Penso che quando finalmente avremo indietro la nostra fortuna vinceremo un campionato in mezza stagione”.

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Gran Premi

Lascia un commento

114 commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati