Formula 1 | Futuro Piastri, Montoya sicuro: “Sta parlando con un altro team”

Il mondiale di Formula 1 appena concluso ha lasciato in eredità un finale complesso da interpretare, soprattutto in casa McLaren. Oscar Piastri è rimasto a lungo in testa alla classifica piloti, salvo poi perdere terreno nella seconda parte della stagione e chiudere il campionato alle spalle del compagno di squadra Lando Norris e di Max Verstappen. Un epilogo che ha inevitabilmente acceso il confronto sul suo percorso e sulle prospettive future all’interno del team di Woking.

A nove gare dal termine, l’australiano aveva un margine di 34 punti sull’inglese, un vantaggio che sembrava poter indirizzare il mondiale. La fase conclusiva dell’anno ha però ribaltato i valori: Norris ha trovato continuità e risultati decisivi, mentre Piastri ha faticato a mantenere lo stesso livello di rendimento. Da qui, le discussioni sulle dinamiche interne alla squadra, tra chi chiama in causa le strategie e chi, invece, individua nelle prestazioni pure la chiave di lettura del risultato finale.

In questo contesto si sono inserite le parole di Juan Pablo Montoya, che hanno contribuito ad alimentare le speculazioni sul futuro di Oscar. L’ex pilota colombiano ha parlato apertamente del ruolo di Mark Webber, manager dell’australiano, lasciando intendere che alcune valutazioni sarebbero già in corso lontano dai riflettori.

“Vi garantisco che Mark Webber sta parlando con un altro team di Formula 1 – ha dichiarato l’ex Williams. Quando perdi un campionato in quel modo, dopo essere stato in testa così a lungo, è normale che il management si guardi intorno e valuti tutte le opzioni possibili. Quando hai due piloti così forti nella stessa squadra, prima o poi qualcuno deve fare delle scelte. Se Oscar sente di non avere il pieno supporto in certe situazioni, è logico che inizi a chiedersi se quello sia davvero il posto giusto per lui nel lungo periodo”.

Il contratto di Piastri con la McLaren scade nel 2028, quindi sotto questo punto di vista la sua posizione sembrerebbe solida. Ma si sa, in certi contesti è facile stracciare tutto e provare a cambiare aria, specialmente in un contesto come quello di Woking, dove tutto fa pensare che la squadra britannica abbia spinto per Norris in una determinata parte della stagione: quello switch di Monza ancora pesa sulla testa di Piastri, evidentemente non così solido come si pensava fino a qualche mese fa.