Pagellone 2015: Force India, Perez e Hulkenberg
La Force India da grande delusa dei primi mesi, ha reagito con prontezza ed alla fine si è mostrata quale rivelazione degli ultimi Gran Premi.
FORCE INDIA 7.5
Le prime gare della stagione per la Force India sono state davvero deludenti. Un magro bottino di punti, qualche ritiro e delle prestazioni non proprio brillanti da parte dei piloti hanno portato ad una serie di risultati da dimenticare. Parte di questa crisi è senz’altro imputabile al non facile inverno che la scuderia ha passato a trasferire le strutture della galleria del vento da Brackley a Colonia, nella galleria della Toyota. Questo trasferimento ha rallentato lo sviluppo della vettura nelle prime gare e di conseguenza la prima parte della stagione è andata sprecata a cercare di risolvere questi problemi di affidabilità e di mancanza del passo gara. I primi aggiornamenti tecnici e aerodinamici sostanziali sono arrivati ai test in Austria, con il debutto in gara in Gran Bretagna. Quella di Silverstone è stata una versione B della vettura 2015, che tra le novità più vistose presentava i due grossi fori sul muso che sono poi sempre stati usati per il resto della stagione. Dall’Austria in poi i risultati sono andati via via migliorando, lasciando comunque aperti dei dubbi sull’efficacia degli aggiornamenti sviluppati. In Ungheria, ad esempio, su entrambe le vetture si sono presentati dei guasti insoliti che hanno causato un brutto incidente a Perez nelle Libere e il cedimento dell’ala anteriore in pieno rettilineo ad Hulkenberg in gara. Gli ultimi sviluppi per la VJM08 sono arrivati in occasione del Gp di Singapore, e, a giudicare dai successivi risultati, tra cui il terzo posto in Russia, sembrerebbero aver funzionato abbastanza bene. Nelle ultime settimane si vocifera di un possibile accordo tra Force India e Aston Martin per la possibile entrata in scena dello storico marchio al fianco di una già navigata scuderia di Formula 1 con un bagaglio tecnico non indifferente.
La Squadra di VJ Mallya, in questo 2015, ha saputo rispondere prontamente ai problemi che si sono da subito presentati. Per questo ha ottenuto pian piano risultati sempre più convincenti riuscendo a guadagnare la quinta posizione nella classifica costruttori riuscendo a precedere sia Lotus che Tororosso. Da grande delusa dei primi mesi, ha reagito con prontezza ed alla fine si è mostrata quale rivelazione degli ultimi Gran Premi.
Confronto in Qualifica – Per 8 Hul 11
Confronto in Gara – Per 11 Hul 7 (un doppio ritiro in Ungheria)
SERGIO PEREZ 8 (78 punti)
Come per la sua squadra, anche Sergio ha disputato una stagione a due facce. La prima, orribile, con soolo quattro piazzamenti nella parte bassa della top ten fino al Gran Premio di Ungheria. I primi tre Gran Premi della stagione sono stati davvero deludenti, con risultati lontani dai primi dieci e prestazioni al di sotto delle sue capacità. In Bahrain sono arrivati i primi punti con un ottavo posto, poi ancora settimo a Monaco e due noni posti in Austria e Gran Bretagna. Da Spa in poi, però, Sergio ha suonato tutto un altro assolo, completamente diverso da quello che era stato il suo campionato fino a quel momento. Sette volte nei primi dieci su nove gare, tra cui il terzo posto in Russia, tre quinti posti, un sesto, un settimo, e un ottavo piazzamento. Questi risultati gli hanno permesso di mettere il turbo nella classifica piloti, staccando facilmente il suo compagno di squadra andando a terminare la stagione con settantotto punti al nono posto della classifica piloti.
NICO HULKENBERG 7 (58 punti)
Più difficile e piena di alti e bassi invece il 2015 del Tedesco. A parte il settimo posto della gara di esordio, le gare dei primi due mesi sono state funestate da incidenti e guasti, fino a ritrovare l’ottavo posto in Canada seguito dal altre due gare concluse nella top ten, sull’onda del successo alla 24h di Le Mans. Dopo la pausa estiva probabilmente il tedesco ha cominciato a soffrire un po’ il confronto con il compagno di squadra e in più di una occasione ha commesso errori banali che da lui non ci si sarebbero aspettati. L’incidente a Singapore, che poi gli è costato una penalità alla successiva gara, il testacoda in partenza a Sochi, l’incidente con Ricciardo negli USA. Quando però non ha commesso questi errori è sempre andato a punti, e difatti è riuscito a raccogliere la bellezza di cinquantotto punti, arrivando decimo nella classifica dei piloti. Probabilmente Nico avrebbe potuto ottenere di più dalla sua stagione e per questo non vedo l’ora del 2016, sperando che la VJM09 sia all’altezza della vettura di fine 2015.
Matteo Bramati.
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