McLaren, Alonso: “Che sfortuna!”

Era partita decisamente con il piede giusto la McLaren nel weekend del Gran Premio di Budapest, riuscendo ad assaggiare la top ten più volte nel corso delle Prove Libere, ma le Qualifiche purtroppo non sono andate come sperato.
Button ha dovuto gettare la spugna già in Q1, mentre Alonso è rimasto appiedato in Q2. Entrambi i piloti hanno sofferto problemi tecnici e domani partiranno così dall’ottava fila, con lo spagnolo davanti al britannico. Chissà che in gara la coppia di Woking non riesca a riscattarsi. McLaren permettendo…

“E’ stato davvero un peccato per questo pomeriggio”, ha commentato un affranto ma sempre positivo Fernando Alonso a fine giornata. “Era stato un buon weekend per il team fino a quel momento: avevamo fatto dei passi avanti in termini di performance e durante la sessione ci eravamo mantenuti costantemente nella top ten. I problemi occorsi in Qualifica sono stati davvero una sfortuna”.

“Jenson ha avuto un problema in Q1”, ha proseguito l’iberico “mentre la mia macchina si è semplicemente spenta nelle Q2. Non cè stato modo purtroppo di riprendere a girare visto che la monoposto è rientrata ai box a spinta. Chiaramente la Qualifica non è il momento ideale per soffrire di questi problemi ma speriamo di aver imparato almeno qualcosa per il futuro”.

“Non avevo sofferto alcun problema elettronico sul rettilineo principale quando ho cominciato il mio giro finale in Q1”, ha spiegato Button ai microfoni a fine Qualifiche. “Gli ingegneri mi hanno detto che ho perso circa quattro decimi; impossibile quindi recuperare durante il resto del giro. E’ stata sfortuna, ma è così che vanno le cose. Un peccato davvero perché mi stavo divertendo a guidare oggi. La sessione del mattino è stata un po’ faticosa ma la macchina poi ha subito risposto bene nel pomeriggio. Pensavamo dunque fosse facile accedere alla Q2. Non siamo ancora abbastanza veloci ma almeno abbiamo un buon bilanciamento”.

“Speriamo nella gara di domani. Amo correre su questo tracciato, un circuito della vecchia scuola ma anche impegnativo, vista la difficoltà a sorpassare”, ha concluso l’iridato 2009.