La Sauber si rinforza: ingaggiato Mark Smith nel ruolo di direttore tecnico

La Sauber sta disputando un 2015 tra alti e bassi, leggermente migliore del disastroso 2014, ma ancora lontano dalle belle stagioni disputate nel recente passato, quando la Ferrarina di Hinwill era una presenza quasi fissa in zona punti.

La monoposto C34, nonostante sia discreta come base, paga un sostanzioso deficit di sviluppo, vecchio tallone d’Achille per una squadra costretta spesso e volentieri a navigare a vista. Eppure, nonostante il periodo di crisi, la Sauber ha messo a segno un discreto colpo di mercato, nominando quale direttore tecnico l’inglese Mark Smith ex Jordan, Force India e Caterham.

Smith è stato il direttore tecnico negli anni dell’esplosione del team di Vijay Mallya, passato da fanalino di coda a buona scuderia di centro classifica. Ingegnere apprezzato per le capacità di lavorare sulla meccanica, Smith adesso avrà il (non facile) compito di indirizzare gli sviluppi di una Sauber bisognosa di punti.

“Quando ho visitato la sede di Hinwill ho capito il potenziale inespresso di questa squadra – ha affermato Smith – la galleria del vento, i software, la factory. Il livello tecnico è davvero alto. Il potenziale della Sauber è davvero molto alto, abbiamo tutte le carte in regola per essere competitivi”.

Il team principal Monisha Kaltenborn ha spiegato che l’innesto di Smith servirà a razionalizzare il lavoro e massimizzare le risorse: “Mark è un tecnico di grande bravura ed esperienza, soprattutto sa come deve ragionare un team privato e cosa bisogna fare. Ci aiuterà a mantenere la calma, ad ottimizzare il nostro potenziale e troverà una squadra di buon livello, con la quale potrà esprimersi al meglio. Gli auguro davvero buon lavoro e deve sapere che ha tutto il nostro supporto”.

La Sauber, dunque, ha finalmente un direttore tecnico, figura di spicco che mancava in una squadra diretta da un “comitato tecnico”. Mark Smith dovrà essere bravo a lavorare con l’equipe del progettista Eric Gandelin per (ri)trovare quanto prima quei decimi persi per strada dalla monoposto di Felipe Nasr e Marcus Ericsson.

Antonino Rendina

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