Hembery: “Elevato degrado delle gomme in Bahrain”

Ormai alle spalle il Gran Premio della Cina, è già il momento di concentrarsi sulla prossima gara, quella in Bahrain. Tra polemiche e dubbi, la gara si disputerà su una posta su cui Pirelli ancora non ha corso. Qualche test è stato, comunque, svolto sul circuito di Sakhir, lungo 5,412 km, tra dicembre 2010 e gennaio 2011, dunque, è già possbile avere delle idee a proposito, come spiegato dal direttore motorsport Pirelli, Paul Hembery, anche se va ricordato che negli ultimi due anni tanti aspetti sono cambiati sia per quanto riguarda gli pneumatici che le vetture.

“Il circuito del Bahrain pone una serie di sfide tecniche che porteranno al limite le prestazioni delle nostre gomme medie e morbide: si pensi, ad esempio, alle alte temperature che superano i 30 gradi – ha spiegato -. Durante i passati test abbiamo raccolto alcuni dati sulla pista, ma da allora tanto le gomme quanto le macchine sono cambiate: sarà, dunque, un po’ come ripartire da zero”.

“Tuttavia, ci aspettiamo un elevato degrado delle gomme che sicuramente metterà i Team alla prova per quanto riguarda le strategie – ha proseguito -. Inoltre, poichè il circuito non è stato utilizzato così spesso, prevediamo una costante evoluzione delle condizioni del tracciato nel corso del weekend. La presenza di sabbia in pista può rappresentare un problema, in quanto ci vuole del tempo per ripulirla e potrebbe causare del graining”.

“Dunque, la gestione degli pneumatici sarà ancora una volta determinante, anche in Bahrain; in particolare, la trazione posteriore sarà la chiave per una buona qualifica e per un passo di gara decisivo”, ha concluso.