Hamilton e Stirling Moss sulle curve di Monza

I due campioni di Mercedes insieme per celebrare i 60 anni dalla vittoria della Mille Miglia

Hamilton e Stirling Moss sulle curve di Monza

Quando non sono impeganati nei weekend di gara, i piloti di F1 non possono certo stare a casa a riposare. I loro contratti prevedono una lunga serie di impegni con sponsor, team o costruttore, e capita quindi spesso di vederli in giro per il mondo, per la gioia di tutti quei tifosi che non possono magari seguirli a bordo pista.
In quanto campione del mondo in carica, Lewis Hamilton ha senz’altro un’agenda fitta di impegni più di chiunque altro.

Se qualcuno di voi questa mattina fosse passato per caso per il parco di Monza, avrebbe potuto imbattersi nel due volte iridato, impegnato, assieme alla leggenda della F1 Stirling Moss, sul circuito brianzolo.
Passato e presente della Mercedes in coppia, al volante di due gioielli della casa di Stoccarda datati 1955: la Sport 300 SLR e la W196 F1 (anche nella versione carenata). Una sessione fotografica organizzata dalla divisione Classic della stella a tre punte, che porta in giro per il mondo le sue auto storiche.

L’occasione era di quelle importanti: celebrare il successo alla Mille Miglia del mitico Moss al volante della Mercedes 300 SLR, esattamente 60 anni fa. Dello stesso anno anche la bellissima vittoria di un altro grande del passato, Juan Manuel Fangio, con la Mercedes W196 nel GP d’Italia.
L’arrivo di Moss a Monza e’ stato altrettanto emozionante, con l’ex campione che ha ripercorso un tratto dello storico tragitto della Mille Miglia – la strada statale della Futa – sfrecciando tra Toscana ed Emilia al volante della sua Mercedes 300 SLR.
Ad attenderlo a Monza, come a rappresentare un passaggio di testimone virtuale, il presente della Mercedes, il giovane iridato Lewis Hamilton, per assaporare insieme le immortali curve dello storico tracciato italiano.

Con la W196 Hamilton ha inoltre potuto vivere un tuffo nel passato, rendendosi protagonista di alcuni giri sulla soprelevata, ormai simbolo delle corse di un tempo.
Un’esperienza unica per il giovane campione che, come lui stesso ha raccontato, gli ha provocato non pochi brividi. Nonostante la sua esperienza, le vittorie e i due titoli collezionati, non e’ stata proprio una passeggiata tenere in pista una simile monoposto su una curva come quelle della Formula 1 che fu.

Nina Stefenelli

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