Formula 1 | Gran Premio del Brasile: Pirelli ripropone mescole più dure rispetto al 2024
La casa italiana di pneumatici opta per le soluzioni di mezzo: C2, C3 e C4
Dopo una breve pausa, la Formula 1 torna in Sud America per il Gran Premio di San Paolo, penultimo appuntamento Sprint della stagione. L’evento si svolgerà all’Autódromo José Carlos Pace di Interlagos, uno dei tracciati più iconici del calendario, noto per la sua configurazione tecnica e per un meteo spesso imprevedibile che può alterare le strategie di gara.
Quest’anno, Pirelli ha scelto una combinazione di pneumatici più duri rispetto al 2024, tornando alla selezione già adottata due anni fa: C2, C3 e C4, corrispondenti rispettivamente a Hard, Medium e Soft. La decisione nasce dall’esperienza dello scorso anno, quando il nuovo asfalto del circuito, particolarmente liscio ma ricco di ondulazioni, aveva causato un’elevata usura delle gomme, soprattutto sull’asse posteriore. Con l’asfalto ora più maturo, la scelta di mescole più robuste dovrebbe permettere stint più lunghi e un utilizzo più efficace anche della mescola Soft, rimasta in passato confinata alle qualifiche Sprint.


Nel 2024, le condizioni meteorologiche avevano stravolto il programma, costringendo la Direzione Gara ad anticipare le qualifiche e il Gran Premio alla domenica mattina per evitare i temporali previsti nel pomeriggio. Nessun pilota aveva potuto montare gomme da asciutto: la gara era iniziata su Intermedie, interrotta da una bandiera rossa e poi conclusa con lo stesso tipo di mescola. I dati raccolti allora indicavano che, in condizioni di pista asciutta, la strategia a due soste sarebbe stata la più efficace per bilanciare tempi e gestione degli pneumatici.
Il circuito di Interlagos, lungo 4,309 chilometri e percorso in senso antiorario per 71 giri, è un tracciato tecnico che alterna rettilinei veloci e curve impegnative. Le forze laterali e longitudinali sui pneumatici risultano equilibrate, ma le numerose ondulazioni del terreno rappresentano una sfida per piloti e ingegneri nella ricerca del giusto assetto. Le caratteristiche del tracciato offrono diverse possibilità di sorpasso, ma anche un alto rischio di safety car a causa delle condizioni climatiche spesso instabili.

Il legame tra il Brasile e la Formula 1 è profondo, non solo per la passione del pubblico ma anche per il simbolismo dei colori: proprio a Rio de Janeiro, nel 1986, Pirelli introdusse per la prima volta pneumatici con spalle colorate sulla Benetton B186 di Gerhard Berger e Teo Fabi, un’idea ispirata dallo stile vivace del Carnevale carioca. Oggi la colorazione delle mescole – bianco, giallo e rosso – resta un segno distintivo dell’azienda italiana nel paddock.
Dal punto di vista storico, il Brasile ha ospitato 51 Gran Premi, di cui 41 a Interlagos e 10 a Rio de Janeiro. Il pilota con più successi sul tracciato paulista è Michael Schumacher, con quattro vittorie e dieci podi complessivi. Con un nuovo successo, Max Verstappen o Lewis Hamilton potrebbero eguagliare il record del sette volte campione del mondo. Tra le squadre, Ferrari guida la classifica con nove affermazioni, una in più di McLaren. Interlagos resta inoltre un luogo simbolico per George Russell, che qui ottenne la sua prima vittoria in carriera nel 2022.

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