GP Italia, Autodromo di Monza di nuovo a rischio
La Commissione Bilancio del Senato non ha ammesso un emendamento che avrebbe permesso a Regione Lombardia di investire 20 milioni di Euro nell’impianto senza tassazione
Ancora guai finanziari per l’Autodromo di Monza. Giovedì la Commissione Bilancio del Senato non ha ammesso, e quindi non approvato, un emendamento alla Legge di Stabilità che prevedeva la non tassazione dell’operazione con cui Regione Lombardia intendeva entrare in comproprietà di Parco e Autodromo insieme ai Comuni di Monza e Milano.
L’assessore regionale ad Expo, Fabrizio Sala, ha ricordato come “il presidente Roberto Maroni e i sindaci di Milano e Monza, Giuliano Risappia e Roberto Scanagatti, si fossero invece espressi a favore del provvedimento firmando una lettera congiunta recapitata al Premier Matteo Renzi. L’emendamento è stato giudicato tecnicamente non ammissibile in quanto privo di copertura finanziaria, che però in questo caso non era necessaria”.
“Senza questa norma”, ha aggiunto Sala, “il passaggio di proprietà dai Comuni di Milano e Monza a Regione Lombardia sarebbe soggetto alle tasse, il che di fatto toglierebbe tutte le risorse che Regione Lombardia aveva destinato all’operazione, ossia circa 20 milioni di euro. Non diventando proprietaria dell’area, Regione Lombardia non è in grado di intervenire, finanziando il rilancio di quel comparto”.
Il Governo potrebbe comunque intervenire in extremis prevedendo un regime di neutralità fiscale ad hoc ed esentando l’operazione dall’imposta. Il contratto del GP Italia a Monza con la F1 scadrà nel 2016.
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