Formula 1 | Horner: “Monaco deve adattarsi ai tempi”
"Tutti noi vogliamo essere qui per il prestigio che rappresenta. Le auto? Sono troppo grandi per questo circuito", ha aggiunto
Il Gran Premio di Monaco si è concluso senza particolari colpi di scena, confermando ancora una volta le difficoltà del tracciato monegasco nel favorire sorpassi e momenti salienti in gara. La mancanza di azione in pista ha riacceso il dibattito sull’attualità di questo appuntamento nel calendario della Formula 1, con Christian Horner, team principal della Red Bull, che ha sollevato alcune riflessioni sul futuro del circuito. Nonostante l’introduzione di una strategia obbligatoria a due soste pensata per movimentare la corsa, la dinamica della gara è rimasta sostanzialmente invariata, anzi, ha reso la corsa ancora peggiore (ndr). Le opportunità di sorpasso si sono rivelate estremamente limitate, e molti team hanno potuto pianificare i pit stop in modo da mantenere inalterate le posizioni in classifica.
“Penso che tutto debba andare al passo con i tempi, in definitiva – ha detto Horner. È un circuito iconico e storico, ma se si guarda a come è cambiata Monaco, a quanta terra è stata strappata al mare nelle sue 72 apparizioni in calendario, non credo servano modifiche drastiche. Basterebbe creare una zona in cui sia possibile sorpassare. Tutti sanno che arrivando qui, il risultato della gara si determina praticamente il sabato. Anche con l’introduzione della doppia sosta obbligatoria, per i primi dieci non c’è stato alcun reale cambiamento di posizione, a parte un ritiro”.
Un altro elemento che complica lo scenario è rappresentato dalle dimensioni delle monoposto attuali, più ingombranti rispetto al passato: “Credo che queste auto siano semplicemente troppo grandi per questo circuito. È difficile anche solo vederle correre affiancate. Questa è Monaco, e tutti vogliamo essere qui per il prestigio che rappresenta. Ma tutto deve adattarsi ai tempi, prima o poi”.
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