Formula 1 | Horner carica la Red Bull: “Ci servono 23 secondi per l’aggancio alla McLaren”

Red Bull a caccia della McLaren nel rush finale di questa stagione 2024

Formula 1 | Horner carica la Red Bull: “Ci servono 23 secondi per l’aggancio alla McLaren”

Formula 1 Horner Red Bull – “In una chiacchierata rilasciata al podcast F1 Nations, Christian Horner ha parlato del lavoro che la Red Bull sta svolgendo sul fronte degli sviluppi, sottolineando come tutti in fabbrica stiano dando il massimo per recuperare i 23 secondi che Max Verstappen ha accusato rispetto a Lando Norris nell’ultimo Gran Premio di Singapore. Dopo aver subito il sorpasso nella classifica Costruttori, la squadra austriaca intende rispondere colpo su colpo al team inglese, già a partire dal prossimo round di Austin, dove è previsto un corposo pacchetto di aggiornamenti che dovrebbe garantire ai piloti un importante incremento delle prestazioni rispetto ai rivali.”

Horner carica la Red Bull in vista di Austin

“Credo che Austin rappresenterà un momento chiave per tutti i team, un’opportunità naturale per introdurre aggiornamenti. Anche noi abbiamo qualcosa di importante in arrivo, ma sono convinto che anche Ferrari, Mercedes e McLaren porteranno novità. Il nostro obiettivo è costruire su ciò che abbiamo iniziato a comprendere con più chiarezza dopo Monza, portando in pista una vettura ben bilanciata tra i due assi, in grado di trasmettere fiducia al pilota. Tuttavia, non sarà un compito facile. Il primo settore del Circuit of the Americas è molto veloce e una parte della pista è stata riasfaltata, aggiungendo nuove variabili. Inoltre, sarà un weekend con gara sprint, quindi dovremo partire subito con forza. La squadra ha lavorato duramente per identificare e risolvere i problemi, e se tutto andrà secondo i piani, speriamo di migliorare la situazione già a partire da Austin.

Guardando alle prestazioni di Lando nel primo stint a Singapore, siamo consapevoli di dover recuperare circa 23 secondi. Abbiamo iniziato a individuare alcune soluzioni, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Ovviamente, tutto dipenderà dalla risposta della macchina, sia a livello meccanico che aerodinamico, ma anche dalla gestione delle gomme, che quest’anno si sono dimostrate particolarmente sensibili. Monza è stata determinante: lì abbiamo notato i primi segnali del problema, poiché riducendo il carico aerodinamico, si è manifestato il divario tra l’asse anteriore e quello posteriore. I dati raccolti in pista sono stati molto diversi da quelli previsti dalle nostre simulazioni.”

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