Formula 1 | GP Olanda, due le soste consigliate scartando la hard
Un solo stop è possibile utilizzando però la mescola più dura
Max Verstappen e Charles Leclerc partiranno dalla prima fila nel Gran Premio d’Olanda. Tutti i piloti hanno utilizzato la soft dall’inizio alla fine delle qualifiche. Condizioni climatiche caldo/asciutte per tutta la durata della sessione, conclusa con 30 gradi, 41 sull’asfalto. Per oggi le previsioni vedono una probabilità di pioggia intorno al 40%. La soft ha mostrato un basso degrado anche a pieno carico durante la FP3 (dove Leclerc è stato il più veloce).
STRATEGIE
I 72 giri del Gran Premio d’Olanda sulla carta si affrontano più velocemente su due soste, ma anche un solo pit stop non è escludersi. Se si opta per la doppia, iniziare su soft sembra l’opzione migliore, proseguendo poi con due stint su media oppure media seguita da un ultimo su soft. Questo ovviamente a seconda della disponibilità di due set di medie, caso relativo a Ferrari, Mercedes, Red Bull, Haas e Williams. La strategia a una sosta può essere invece media-hard oppure soft-hard (cercando più velocità a inizio gara). Possibile la variante media-soft con speciale attenzione all’usura che impone una certa gestione del ritmo.
Partire su media offre più opzioni, ma anche con la soft è comunque possibile scegliere se proseguire su una o due soste. Fra le variabili che influenzano questi calcoli teorici il livello di degrado della soft e quello di grip sulla hard.
La tipologia del circuito, nonostante sia stato reintrodotto nel Circus dall’anno scorso, rimane quella “old-school” con limitate possibilità di sorpasso e conseguentemente elevate probabilità di vedere la Safety Car in azione, e questo potrebbe voler dire una finestra pit stop “quasi” gratuita. Il pacchetto vettura-gomme 2022, favorendo i sorpassi, rende la posizione in pista non così cruciale, avvalorando sempre di più le strategie a due soste. Da non sottovalutare il limite di velocità nella corsia dei box che con 60 km/h è più basso rispetto alla maggior parte delle altre piste, incrementando il tempo speso per un pit stop.
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