Formula 1 | Conclusi gli studi FIA sulle batterie della SF71H: Ferrari giudicata regolare
La Federazione, precauzionalmente, installerà una nuova centralina di controllo su tutte le macchine
Nonostante le richieste di controllo avanzate dalla Mercedes in Azerbaijan nei confronti della Ferrari, la Federazione Internazionale non ha riscontrato nessuna irregolarità nelle batterie della SF71H, monoposto con cui Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen si stanno giocando questo mondiale 2018 di Formula Uno. Nel report pubblicato questa mattina da Charlie Whiting, infatti, si evince come la Scuderia di Maranello non sia andata contro il regolamento sportivo, rispettando il limite massimo di energia in uscita dall’energy store.
Secondo la Scuderia di Brackley, ricordiamo, la Rossa riusciva a estrapolare dal sistema ibrido circa 20 kW in più, questo grazie a una seconda centralina collegata alla batteria. Essa permetteva ai tecnici di aggirare i controlli FIA, regalando a Raikkonen e Vettel un piccolo boost di potenza in qualifica (10-15 cv). La Federazione ha verificato questa teoria nei Gran Premi di Azerbaijan e Spagna, approvando al 100% il layout studiato questo inverno dallo staff di Mattia Binotto.
Onde evitare ulteriori polemiche, soprattutto in un mondiale tirato come questo, il team tecnico della FIA ha installato su tutte le vetture un sistema hardware in grado di monitorare alcune funzioni del power unit, tra cui l’energia in uscita dall’ERS e il consumo di olio e benzina.
Un centro di controllo totale che permetterà ai commissari di avere un’idea chiara su cosa accade all’interno delle vetture. L’hardware è stato installato già nella giornata di ieri e tutte le squadre l’hanno portato in pista nelle prime libere di oggi.
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