F1 | Ferrari, Vasseur: “Hamilton non avrebbe mai passato Albon con quell’assetto”
"In quelle condizioni era impossibile: abbiamo scelto un setup più carico per facilitare la rimonta", ha detto Fred
Il quinto podio stagionale per la Ferrari è arrivato al termine del Gran Premio del Belgio, con Charles Leclerc autore di una bellissima gara, culminata nel terzo posto dopo una difesa serrata nei confronti di Max Verstappen, sempre negli specchietti del monegasco praticamente dal primo all’ultimo giro. Una domenica incoraggiante anche per Lewis Hamilton, che dopo una qualifica disastrosa (anzi, due) ha rimontato dalla diciottesima posizione fino alla settima, complice anche una scelta d’assetto più adatta al bagnato con conseguente partenza dai box.
Frederic Vasseur, team principal della Scuderia di Maranello, ha commentato così la prestazione del weekend: “Abbiamo conquistato buoni punti con entrambe le vetture. Venerdì sera eravamo alle spalle della Red Bull, ma già sabato abbiamo dimostrato un buon passo, confermato anche oggi in gara. Pensavamo che un assetto più scarico avrebbe permesso a Leclerc di esprimersi ancora meglio, come del resto è successo”.
“Nel caso di Hamilton, invece, abbiamo optato per un setup più carico per facilitare la rimonta nei primi giri. Però, una volta rimasto bloccato dietro ad Albon, era impossibile superare. In quelle condizioni, avremmo potuto girare per ore senza riuscire a passare”.
Sul rinvio della partenza, fissata alle 16:20 per motivi di sicurezza, Vasseur ha espresso comprensione per le decisioni della direzione gara: “Come sempre, metà schieramento avrebbe preferito partire prima e l’altra metà dopo. È difficile trovare un equilibrio, ma non criticherò mai chi sceglie la cautela, soprattutto su una pista dove gli incidenti possono accadere facilmente”.
Guardando al futuro, il francese mantiene un atteggiamento equilibrato: “Su un tracciato come Spa, il più lungo del calendario, il nostro distacco è stato di tre decimi. Il nuovo pacchetto tecnico ha dato indicazioni positive e va ancora ottimizzato. In Ungheria vedremo se continuerà a darci buone risposte: sulla carta, quella è una pista che dovrebbe adattarsi bene alla nostra vettura”.
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