Ferrari deludente in Qatar, ma la FIA la tiene ancora in gara
Una FIA oltremodo giustizialista tiene in vita una Ferrari non certo da mondiale
Ferrari mediocre a Lusail, che più mediocre non si può. La squadra sorprendente ammirata dopo la pausa estiva ha iniziato a sgonfiarsi come un palloncino consunto già dal Brasile, col freddo insolito del Qatar che ha dato a Maranello la (quasi) mazzata finale.
Arrivata in Medio Oriente dopo aver guadagnato qualche punto a Las Vegas, a -24 dalla McLaren, la Rossa ha voluto da mettere subito in chiaro le cose, ovvero che non avrebbe disputato un fine settimana da protagonista.
Nonostante le mille speranze su fantomatici assetti risolutivi, su strategie diverse dalla concorrenza ecc, la SF24 molto semplicemente non è mai stata all’altezza della rivale McLaren tra le curve del noto catino di MotoGP.
È stata un po’ una sofferenza vedere come Leclerc e Sainz soffrivano a tenere il passo di Norris e Piastri. Per fortuna Maranello è riuscita a migliorare tra la fase Sprint (la solita inutile noia, grazie Liberty Media) e quella classica del week-end, avvicinandosi ai competitor.
La gara sarebbe finita in modo anonimo, se la direzione gara non avesse fatto casino. La safety car entrata a causa dei detriti in pista ha consentito a Leclerc di sopravanzare Piastri nel gioco dei pit-stop.
Il resto lo ha fatto la durissima sanzione di stop and go comminata a Norris per non aver rallentato sotto doppia bandiera gialla. Sanzione prevista a termini di regolamento, ma nella fattispecie oltremodo severa e obiettivamente ingiusta.
Una FIA improvvisamente giustizialista e severa con i piloti, ai limiti della repressione, ha di fatto estromesso Lando Norris dalla bella e meritata sfida per il primato con Verstappen – rovinando un GP già non troppo entusiasmante – ma soprattutto ha impacchettato col fiocco un vero e proprio regalo alla Ferrari, che è uscita così da Lusail con un secondo e sesto posto, rosicchiando qualche punto alla McLaren.
La distanza nel Costruttori è adesso di 21 lunghezze, ma per la Rossa vista nel deserto la trasferta ad Abu Dhabi rischia di essere solo un lungo stillicidio, perché anche una doppietta potrebbe non bastare e questa SF24 non pare tra l’altro in grado di confezionare un uno-due.
Sarebbe stato bello se la Ferrari, dopo le vittorie di Austin e Città del Messico, avesse continuato a performare con lo stesso slancio e la stessa superiorità.
Dopotutto per vincere un mondiale devi essere migliore degli altri in qualcosa. La Ferrari si presenterà ad Abu Dhabi in lotta per il Costruttori, ma forse senza nemmeno il potenziale per vincere il GP. Non è proprio il duello finale che t’aspetti, va’.
Antonino Rendina
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