Felipe Massa sul suo blog: “Finalmente si parte!”

Felipe Massa sul suo blog: “Finalmente si parte!”

E’ trascorso tanto tempo dal mio ultimo blog, per ragioni che tutti voi conoscete. Mi ricordo bene che non ho disputato un weekend di gara dal 25 luglio scorso e ora non vedo l’ora di ritrovarmi in questa atmosfera. Ho molto chiaro in testa come dobbiamo iniziare la stagione dopo i test invernali e, sotto il profilo personale, posso dire che e' bellissimo poter tornare a correre.

Sono d’accordo con Stefano Domenicali quando dice che, sulla base delle prove, possiamo dire di essere nel gruppo dei migliori ma dobbiamo tenere i piedi per terra: abbiamo davanti a noi un campionato lungo e difficile. I nostri avversari sono molto forti, includendo in questo gruppo chi ha lottato per il titolo lo scorso anno come la Mercedes, che vinse sotto un altro nome, e la Red Bull. Poi c’e' la McLaren ma ci sono anche altre squadre, come Sauber, che ha preso il posto della BMW, e Williams e altre come la Force India, che e' cresciuta l’anno scorso come prestazione e che possiamo aspettarci competitiva anche in questa stagione. Penso che sara' un campionato molto combattuto ed equilibrato e il nostro compito sara' quello di migliorare costantemente la macchina, gara dopo gara.

Quest’anno ho un nuovo compagno di squadra e, anche se il regolamento dei test ci ha impedito di essere insieme in pista nello stesso giorno, abbiamo avuto modo di conoscerci bene durante l’inverno. Abbiamo lavorato tanto durante i de briefing e, nella maggior parte delle occasioni, Fernando ed io sembriamo avere opinioni simili su come sviluppare la macchina. Penso che le cose andranno bene fra noi; e' un’ottima persona e un grande pilota e sono sicuro che lavoreremo molto bene. Ancora una volta, il mio compagno di squadra e' un campione del mondo, anzi bicampione! Non ho nessun problema a trovarmi in questa condizione, anzi lo considero un bene per la squadra. Come pilota, non pensi tanto a battere il tuo compagno di squadra in particolare ma cerchi di superare tutti i piloti. Penso che sia molto meglio avere due buoni piloti in squadra in quanto cosi' si puo' migliorare piu' velocemente, muovendosi nella direzione migliore in termini di sviluppo. Negli ultimi anni della mia carriera ho sempre avuto compagni di squadra molto forti quindi nulla e' cambiato quest’anno.

Sara' interessante vedere come le nuove regole, in particolare la mancanza del rifornimento, cambieranno le gare. All’ultimo test di Barcellona ho potuto completare una simulazione di gara senza interruzioni per le bandiere rosse. La macchina si e' comportata bene, era veloce e costante e le gomme hanno lavorato bene nelle diverse situazioni di carico di benzina, col pieno all’inizio poi sempre piu' leggera. Difficile fare un confronto preciso con le simulazioni degli altri team perché a Barcellona avevamo la scelta fra tre tipi di pneumatici mentre in gara ne avremo soltanto due. In generale, i segnali sono incoraggianti. La cosa piu' importante e' che la macchina si e' dimostrata affidabile, il che e' molto importante nelle fasi iniziali della stagione. Inoltre, si e' dimostrata veloce anche con serbatoio scarico, in configurazione da qualifica. Correre con il pieno di benzina e' una sfida interessante: ogni pilota vorrebbe che la propria macchina andasse il piu' veloce possibile, quindi con poca benzina, il che ti da' piu' aderenza. La differenza fra il tempo con il pieno e con il minimo di benzina a bordo puo' essere anche di sei secondi al giro, in base al circuito. E’ tantissimo, quasi come avere due macchine diverse: una buona vettura deve esserlo in entrambe le condizioni. Il consumo di carburante sara' quindi un altro fattore chiave quest’anno. Se hai una macchina poco efficiente significa che devi imbarcare magari una quindicina di chili in piu' degli avversari, il che significa una penalizzazione di tre, quattro decimi al giro. Abbiamo lavorato duramente con la Shell, sin dalla meta' dello scorso anno, per migliorare i consumi del nostro motore senza diminuirne la potenza e l’affidabilita'.
Anche la gestione della benzina sara' importante, perché si vuole evitare di concludere una gara con dieci chili di benzina a bordo, perché vorrebbe dire che te la sei portata a spasso per tutta la corsa. Vedremo come si evolvera' la situazione in questo ambito.

Come pilota non fa la differenza dove si inizia il campionato pero' devo dire che non mi dispiace partire proprio dal Bahrain, una pista speciale per me, visto che vi ho vinto due volte. Peraltro, quest’anno il tracciato e' stato modificato in maniera significativa, rendendo il giro molto piu' lungo, il che sara' un ulteriore motivo di interesse per tutti. La cosa piu' importante alla prima gara, qualsiasi sia la pista, e' cominciare con il piede giusto, portando a casa dei punti e un buon risultato.

Non soltanto sara' il mio primo Gran Premio da molto tempo ma sara' anche la mia prima gara da quando sono diventato papa'. So che si dice che Enzo Ferrari diceva che un pilota con un figlio diventa piu' lento ma non sono d’accordo! Del resto, basta chiedere a Michael Schumacher: ha vinto piu' titoli e gare quando era diventato padre che quando era senza figli. Mi piace davvero la paternita', e' una sensazione incredibile e, in realta', e' un’ulteriore motivazione nella mia vita e mi fa lavorare ancora piu' duramente come pilota. E’ un elemento positivo che spero mi porti anche un po’ di fortuna.

Prima di partire per il Bahrain ho avuto la possibilita' di partecipare ad un evento organizzato dal nostro nuovo sponsor, il Banco Santander, sul circuito di Interlagos, dove ho potuto guidare la F2008, la macchina con cui vinsi il Gran Premio del Brasile due anni fa. Ora non vedo l’ora di tornare a guidare la F10 a Sakhir venerdi' prossimo.

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