F1 | Zak Brown: “La Formula 1 è sana e molto popolare, non è mai stata così fantastica”
"Noi avevamo un debito di 100 milioni solo quattro anni fa, adesso stiamo molto bene", ha detto il CEO di McLaren
La Formula 1 sta continuando ad evolversi. In questi anni, con l’avvento di Liberty Media prima e l’arrivo di Stefano Domenicali poi, questo sport ha raggiunto una popolarità obiettivamente incredibile, basti vedere l’ambiente e l’atmosfera ogni volta che ci avviciniamo ad un circuito, anche uno storico, soltanto il giovedì. Zak Brown, CEO della McLaren dal 2018 ha voluto esprimere la propria soddisfazione per la strada intrapresa dal Circus, considerando anche quanto fatto proprio dal team di Woking, che solo quattro anni fa navigava in acque torbide, con più di 100 milioni di debiti, mentre adesso la società è più che sana.
“Non ho mai visto una Formula 1 così popolare come quella di oggi – ha dichiarato Brown. Tutte le squadre sono sane, e i partner aziendali sono innumerevoli. Il viaggio che ha intrapreso la McLaren, gli ascolti TV in rialzo, il record di gare, di presenze di pubblico, è tutto fantastico. Credo che col budget cap vedremo un livellamento delle prestazioni con il passare del tempo, quindi speriamo di vedere anche cinque o sei squadre in grado di lottare, vincere gare e tre o quattro che cercano di conquistare il campionato, e questo renderà lo sport ancora più emozionante, attirando molti più fan”.
“In Nord America la Formula 1 è decollata, e non siamo ancora stati a Las Vegas, lì ci sarà un altro colpaccio. Tra l’altro negli Stati Uniti hanno appena annunciato un accordo molto importante con ESPN e ABC, ci sarà la miglior copertura televisiva possibile, e parlo solo dell’America, ma abbiamo anche altre gare in Medio Oriente, quindi questo sport è incredibilmente sano. Con il budget cap tutti questi team possono permettersi di essere in Formula 1: noi ad esempio eravamo sotto di 100 milioni di dollari quando sono arrivato, è un numero documentato, non mi invento niente, mentre adesso siamo sanissimi”.
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