F1 | Whiting: “La FIA è al lavoro su una nuova versione del sistema Halo”

Nel corso degli ultimi anni, la FIA ha lavorato duramente per migliorare la sicurezza dei piloti in Formula 1, sia per quanto riguarda le vetture stesse che i circuiti. L’ultima decisione presa dalla Federazione per migliorare il grado di sicurezza delle attuali monoposto riguarda l’introduzione dell’Halo, un sistema volto alla protezione del casco del pilota, formato da una struttura in titanio in grado di sopportare staticamente il peso di un autobus di due piani.

Un sistema molto criticato per via del suo aspetto molto gradevole, ma che si è già dimostrato indispensabile in diversi occasioni, come nell’incidente tra Charles Leclerc e Fernando Alonso la scorsa settimana a Spa. Nonostante le critiche, Charlie Whiting è fortemente convinto che la FIA abbia preso la direzione giusta con l’introduzione dell’Halo: “Sono sempre stato molto chiaro sull’introduzione dell’Halo. Sappiamo che esteticamente non è molto piacevole, ma abbiamo fatto numerose ricerche e ci abbiamo lavorato molto, sapendo che era la decisione giusta da prendere. Siamo contenti di come stanno andando le cose. Siamo riusciti ad introdurlo già in Formula 2 per questa stagione e dall’anno prossimo sarà anche in Formula 3. L’Halo sarà integrato in ogni categoria di monoposto, inclusa la Formula 4, non appena verrò introdotta la nuova generazione di vetture” ha detto il delegato FIA.

Riguardo al futuro dell’Halo, Whiting ha svelato che la FIA sta già lavorando sulla prossima versione del nuovo sistema di sicurezza, con l’obiettivo di migliorarne la sicurezza e di conferirgli un aspetto più piacevolte: “Stiamo lavorando su una nuova versione dell’Halo, ma è un progetto di lunga durata. Per arrivare al punto in cui siamo oggi e sviluppare l’attuale Halo abbiamo impiegato 5/6 anni. Ci stiamo lavorando su questa nuova versione e credo che sarà introdotto nel 2021, con la nuova generazione di vetture di Formula 1. L’obiettivo è quello di renderlo anche più piacevole esteticamente” ha poi concluso Whiting.