F1 GP Las Vegas | Verstappen: “Pensiamo alle gare, non ai punti. Il titolo? Serve fortuna”

"Il mio approccio è lo stesso di sempre", ha detto Max

F1 GP Las Vegas | Verstappen: “Pensiamo alle gare, non ai punti. Il titolo? Serve fortuna”

Alla vigilia del Gran Premio di Las Vegas, Max Verstappen ha affrontato una lunga serie di domande sul proprio finale di stagione, sulle possibilità residue nella corsa al titolo e sul livello raggiunto dalla Red Bull nelle ultime gare. Reduce da una prestazione solida in Brasile, il tre volte iridato mantiene un approccio prudente: consapevole della distanza in classifica, preferisce concentrarsi sulle prestazioni piuttosto che sul calcolo dei punti.

Analizzando la gara di San Paolo, Verstappen ha riconosciuto che il ritmo mostrato offre segnali incoraggianti per questo weekend: “Guardando al Brasile, direi di sì, perché il passo gara era abbastanza buono. Certo, avrei voluto partire più avanti, ma mi sono divertito. Ho passato un bel po’ di tempo a rimontare e a lottare fino all’ultimo giro. Era per il secondo posto, ma è stato comunque divertente. Spero che saremo competitivi anche qui”.

Le domande poi si sono concentrate sulla lotta per il titolo, che lo vede staccato di 49 punti da Lando Norris. Verstappen non cambia approccio: “È lo stesso di sempre. Non cambia molto. Sono tanti punti, quindi non ci penso troppo, perché non posso farci molto. Per avere un’opportunità servirebbe molta fortuna fino alla fine. Personalmente non ci penso”.

Pur riconoscendo le difficoltà affrontate durante la stagione, il pilota Red Bull ritiene positivo il proprio contributo in termini di guida e costanza: “È stata una buona stagione. Ogni anno provi a essere migliore, più costante, e a ottimizzare tutto ciò che puoi con la macchina. Nella maggior parte del tempo ci siamo riusciti e ne sono soddisfatto. Certo, non era la posizione che volevo per gran parte dell’anno, altrimenti saremmo stati davvero in lotta per il titolo. Abbiamo goduto degli alti e delle vittorie, ma anche i momenti difficili non sono stati semplici da gestire”.

Verstappen ha ricordato come a un certo punto il distacco fosse superiore ai 100 punti, rendendo ancora più significativo il recupero: “Sembrava destinato ad aumentare, invece siamo riusciti a ridurre. In alcuni casi con un po’ di fortuna, ma possiamo esserne orgogliosi”.

Verstappen: “A Norris sta andando tutto bene”

In conferenza è stato chiesto a Verstappen se vede un Norris diverso rispetto all’anno scorso, quando proprio a Las Vegas gli aveva detto che “il suo momento sarebbe arrivato”. La risposta è stata lineare: “Negli ultimi weekend le cose gli stanno andando davvero bene. Cresci ogni anno, impari dagli errori e da ciò che potevi fare meglio. Non vale solo per lui. E quello che gli dissi l’anno scorso lo pensavo davvero. A volte bisogna aspettare il proprio momento”.

Sulle residue speranze mondiali, Verstappen resta realista: “Con molta fortuna fino alla fine, forse. Ma non ci penso. Voglio solo fare dei buoni weekend. Dopo Abu Dhabi chiuderemo il libro, un po’ di pausa, e poi ripartiamo l’anno prossimo”.

A un anno dalla vittoria che gli consegnò il titolo 2024 proprio a Las Vegas, Verstappen è stato invitato a riflettere sul suo rapporto con l’evento, dopo le critiche iniziali all’impostazione troppo “spettacolare”. Il pilota ha risposto con leggerezza: “Mi sento bene. Il cibo è ottimo, ieri sera ho cenato bene, l’hotel è fantastico. Ho imparato a non parlare troppo: è meglio per me e ci sono meno titoli sui giornali. È più sicuro per tutti. Sono stato a Las Vegas molte volte anche prima della F1 e mi sono sempre divertito”.

Quando gli è stato chiesto se i recenti risultati sarebbero stati possibili anche con Christian Horner ancora come team principal, Verstappen ha tagliato corto: “È una domanda davvero strana. Non so perché. Abbiamo chiuso 49 punti così? Non lo so. Puoi immaginartelo da solo. Abbiamo fatto un ottimo lavoro nelle ultime gare. La macchina è andata bene in alcuni posti e meno bene in altri. Tutto qui”.

In chiusura, un commento sui giovani piloti che Verstappen ha elogiato di recente, come Gabriel Bosletto e Kimi Antonelli: “Sono bravi ragazzi, e io sono una persona abbastanza aperta. Sono la generazione del karting che ho mancato, ma andiamo molto d’accordo. Sono molto veloci. Se ti trovi bene con qualcuno, perché non dovresti sostenerlo?”.

Infine, sulla frustrazione per una vettura non sempre all’altezza, Verstappen ha mantenuto la calma: “Non sono stressato. Se sapessi tutto in anticipo, ora sarei miliardario. Le cose si imparano con l’esperienza. Non siamo robot. Il team ha sempre dato il 100% dall’inizio dell’anno. Abbiamo vissuto stagioni grandiose e questa non è stata allo stesso livello, ma capita. La Formula 1 è un ambiente molto competitivo e quest’anno un’altra squadra ha fatto un lavoro migliore”.

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