F1 | Verstappen: “Ho avuto crampi per tutto l’ultimo giro di Abu Dhabi”

"Il piede mi vibrava, se non fosse stato l'ultimo non avrei finito la gara", ha raccontato Max

F1 | Verstappen: “Ho avuto crampi per tutto l’ultimo giro di Abu Dhabi”

In una lunga e bella intervista al The Guardian, Max Verstappen racconta le emozioni per aver vinto il primo campionato del mondo della sua carriera. L’olandese della Red Bull si è soffermato sulle emozioni provate nel corso dell’ultimo giro, quando di fatto si è deciso il mondiale, ammettendo di essere stato colto dai crampi e di aver rischiato di porre fine alla sua gara se ci fosse stato anche un solo giro in più.

“Cosa mi passava per la testa? Beh mi dicevo “Devo passarlo, non posso fare altrimenti e non finirò secondo – ha detto Max. Ho cercato di fare bene in ripartenza, tutto ha funzionato alla perfezione fino a quando non ho tagliato il traguardo e ho iniziato a sentire crampi alla gamba. E’ una delle cose più dolorose mai provate, specialmente quando spingevo sull’acceleratore. Ho sentito il muscolo contrarsi e diventare come una pallina da tennis. Naturalmente l’adrenalina aiuta, perché se dovesse succedere mentre cammini, non riusciresti a muoverti, ma non potevo fare altrimenti in quegli istanti decisivi”.

“Con l’acceleratore premuto al massimo sentivo la gamba che mi faceva sempre più male, fortunatamente è arrivata la curva cinque e ho deciso di fare il sorpasso. Poi con i due rettilinei lunghi, Lewis è tornato a farsi minaccioso e nel secondo sentivo il mio piede vibrare, non riuscivo a controllarlo perché il muscolo aveva uno spasmo, ed è stato così fino alla bandiera a scacchi. Era completamente andato, ancora un giro e non avrei finito la gara: i livelli di stress erano così alti che nell’ultima tornata il corpo reagisce in quel modo, ma non potevo certo arrendermi. Sapevo di averne di più, quindi ho deciso di fare il sorpasso presto, nemmeno mio padre se lo aspettava in quel punto, e queste cose fanno la differenza”.

“Non riuscivo a crederci, specialmente dopo quanto accaduto in gara, quando sembrava che tutto fosse perso. Improvvisamente le emozioni passano da un estremo all’altro, dallo sconforto alla felicità. Ho lavorato per questo tutta la mia vita, è sempre stato il mio sogno. Una volta superato il limite ti rendi davvero conto di averlo fatto. Sono saltato fuori dalla macchina e tutti i meccanici e mio padre correvano verso di me per abbracciarmi”.

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