F1 | Toro Rosso, Hartley allontana la pressione: “Ottimista riguardo al prossimo weekend”
Gasly: "Montreal è una corsa dove si rinuncia a molto carico aerodinamico"
Dopo l’ottimo piazzamento conquistato a Monaco, Pierre Gasly è pronto a confermarsi nel prossimo Gran Premio del Canada, settimo appuntamento del mondiale 2018 di Formula Uno. Il francese non ha mai corso sul tracciato situato a Montreal e spera di trovare rapidamente il limite con la propria STR13. Stesso discorso per Brendon Hartley, anche se il neozelandese, dopo il pesante passo falso di Monaco, non può più permettersi degli zero in casella.
Ecco le parole di Brendon Hartley: “Non sono mai stato in Canada prima d’ora, ma un po’ tutti i piloti mi dicono che questo è uno dei momenti clou della stagione, quindi passiamo da un circuito importante all’altro, da Monaco a Montreal. Anche questo, in parte, è uno stradale – che io adoro – ma questo è molto più veloce rispetto a Monaco e le barriere, a parte in un paio di sezioni, non sono così vicine. Finora, la mia unica esperienza su questo tracciato l’ho fatta al simulatore della Toro Rosso e, in passato, anche con altri team e costruttori”.
“Al di là della gara, tutti mi dicono che la città è davvero divertente, è un grande evento e la pista, negli anni passati, ha regalato delle corse fantastiche. L’aggiornamento aerodinamico introdotto nell’ultima gara sembra funzionare bene e il team ha lavorato sodo dietro le quinte per tirare fuori queste performance, quindi sono ottimista riguardo al prossimo weekend”, ha aggiunto.
Qui le impressioni di Pierre Gasly: “Non sono mai stato in Canada in vita mia, ma tutti mi dicono che il Gran Premio a Montreal è uno dei momenti più belli della stagione, perché c’è un’atmosfera fantastica e la città è davvero stupenda. Quindi non vedo l’ora di provare questa nuova esperienza. La pista sembra entusiasmante con alcuni lunghi rettilinei che danno l’opportunità di sorpassare. È un tracciato complicato, con i muretti mai troppo lontani e con la famosa chicane finale, dove c’è il muro dei campioni”.
“Questa è una corsa dove si rinuncia a molto carico aerodinamico per avere una buona velocità massima, quindi la monoposto non sarà semplice da guidare”, ha proseguito. “Anche se qui non ci sono molte curve, la guida è complicata, ma sembra piacere a tutti, dunque non vedo l’ora di scendere in pista. Ovviamente parlo francese, quindi le persone del posto mi capiranno, anche se mi hanno riferito che l’accento e anche molte parole sono un po’ diverse da quelle parti!”.
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