F1 | Supremazia McLaren, Norris mattatore a Zandvoort: “Passo fortissimo, macchina incredibile”

"Dopo aver superato Max sono andato tranquillo", ha riferito l'alfiere della scuderia di Woking

F1 | Supremazia McLaren, Norris mattatore a Zandvoort: “Passo fortissimo, macchina incredibile”

Lando Norris ha letteralmente dominato la gara di Zandvoort, dando un segnale molto importante fin dove possa spingersi la McLaren e lo stesso pilota inglese per quel che riguarda le rispettive battaglie iridate con Max Verstappen e Red Bull. I quasi 23 secondi di vantaggio, con i quali l’inglese è passato sotto la bandiera a scacchi precedendo il campione del mondo in carica, certificano oramai la supremazia in pista della MCL38 rispetto alla concorrenza.

Anche il giro più veloce, ottenuto all’ultimo tornata da parte di Norris, strappato alla Mercedes di Lewis Hamilton che utilizzava gomme soft, testimonia come la gerarchia sia di fatto netta e marcata: gli ultimi aggiornamenti portati dalla McLaren hanno permesso a Woking di prendere il volo.

Non stiamo ancora di fronte alla perfezione, perché anche oggi la McLaren è stata protagonista con Norris e Oscar Piastri di una partenza poco felice che ha visto successivamente l’inglese avere la meglio su Verstappen nel corso del giro 18, ma è un chiaro segnale sulle forze in pista. Il successo odierno ha portato Norris a ridurre a 70 i punti da Verstappen, mentre la McLaren nel Costruttori è a soli 30 punti dalla Red Bull.

“È fantastico – ha dichiarato Norris al termine della gara – Ancora una volta non è stata una gara perfetta per colpa del primo giro, ma poi è stata bellissima. Il passo era fortissimo, la macchina incredibile. Mi sono sentito molto a mio agio, potevo spingere, sono riuscito a superare Max ed era la cosa più importante e dopodiché sono andato via tranquillo”.

Norris, continuando a discutere della corsa, ha aggiunto: “È stata una gara lineare. comunque sempre difficile, però molto piacevole. Fin dall’inizio, direi dal giro 5, 6 o 7,  mi aspettavo che Verstappen avrebbe spinto e avrebbe potuto guadagnare un po’ di vantaggio. Da quel punto in avanti non lo ha fatto ed ho capito che potevamo lottare, anzi lui continua a perdere terreno mentre il mio passo aumentava. È stata una gran bella sensazione, soprattutto quando l’ho superato: ho capito che potevo spingere con pista libera davanti e mi ha aiutato”.

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