F1 | Shovlin ammette: “Mercedes non è ancora allo stesso livello di McLaren e Red Bull”

Andrew Shovlin predita cautela sul livello di competitività della Red Bull

F1 | Shovlin ammette: “Mercedes non è ancora allo stesso livello di McLaren e Red Bull”

F1 Mercedes Shovlin – Nonostante le tre vittorie ottenute nelle ultime quattro gare, frutto di uno sviluppo coerente che ha finalmente premiato le prestazioni della vettura, Andrew Shovlin non ritiene che la Mercedes sia già allo stesso livello di Red Bull e McLaren, soprattutto negli appuntamenti più caldi e “provanti” per l’asse anteriore della monoposto.

Secondo il Responsabile degli Ingegneri in Pista della scuderia anglo-tedesca, lo staff tecnico guidato da James Allison a Brackley è riuscito a trovare buone soluzioni in questa seconda parte di stagione, offrendo a Lewis Hamilton e George Russell una monoposto non solo semplice da mettere a punto, ma anche capace di adattarsi a molteplici condizioni di asfalto e grip. Un lavoro a 360° che ha finalmente restituito ai tifosi e agli appassionati una Mercedes competitiva, in grado di contendersi le vittorie con i principali concorrenti.

Tuttavia, il percorso verso la leadership non è ancora stato completato e la scuderia, nove volte campione del mondo, dovrà continuare a intervenire sulla monoposto, soprattutto in vista del 2025, per raggiungere definitivamente il livello espresso da Red Bull e McLaren. Attualmente i punti di riferimento nella griglia di partenza della Formula 1.

Mercedes consapevole di essere ancora in ritardo

“I nostri punti deboli in condizioni di caldo emergono sui circuiti rear limited, dove non siamo al livello della McLaren o di Max. Lo abbiamo osservato chiaramente a Budapest e in Austria. Tuttavia, la differenza nel nostro ritmo di gara a Budapest era minore, il che indica che abbiamo fatto progressi nelle ultime gare. A Silverstone, al contrario, siamo stati competitivi. Ogni squadra cerca di sviluppare le proprie vetture, ma se non lo si fa a un ritmo più rapido rispetto agli altri, si rischia di rimanere indietro. La nostra visione futura si estende solo a un mese o sei settimane, poiché questo è l’orizzonte con cui operiamo nella galleria del vento.”

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