F1 | Ritiro Renault, de Meo: “Alpine perde bonus e sponsor, sembriamo ridicoli”

"E' una decisione frutto di mesi di valutazione", ha aggiunto

F1 | Ritiro Renault, de Meo: “Alpine perde bonus e sponsor, sembriamo ridicoli”

La Renault dirà addio alla Formula 1 al termine del 2025. Gli scarsissimi risultati dell’Alpine degli ultimi anni hanno spinto il costruttore francese a dire basta. Per questo motivo a Viry-Châtillon hanno smesso di ormai da tempo di sviluppare la power unit per il nuovo regolamento tecnico in vigore dal 2026, nonostante ci stessero lavorando già da diverso tempo. La decisione ha ovviamente sollevato aspre critiche in fabbrica, in particolare dai più di 300 dipendenti impegnati nel progetto, ma avranno comunque i posti di lavoro salvaguardati attraverso altri progetti. Luca de Meo, amministratore delegato della Renault ha spiegato che le scarse prestazioni dell’Alpine hanno costretto lui e il consiglio di amministrazione a prendere questa decisione.

“I fan e gli sponsor supportano una squadra, non un motore – ha dichiarato de Meo a L’Equipe. I partner siglano contratti con McLaren, non con la Mercedes che c’è sotto il cofano. Il pubblico della Formula 1 è cambiato, includendo sempre più giovani e donne, che hanno un approccio diverso a questo sport. Oggi sosteniamo un pilota, un colore, un marchio, non un motore. Alpine, dato il nostro nono posto nel campionato costruttori, sta perdendo bonus e gli sponsor scarseggiano. Abbiamo un vuoto attorno a noi, e i miei azionisti sanno fare i conti. Alpine deve generare profitti Ora, con la sedicesima e diciassettesima posizione sembriamo ridicoli. Siamo fuori dai giochi. I famosi ‘rendimenti di marketing’ sono svaniti, anche se non sono quantificabili in denaro”.

Renault, de Meo: “Addio alla Formula 1? Siamo in declino”

“È un tema molto emotivo. Questa decisione è frutto di mesi di valutazioni: voglio prima di tutto elogiare l’impegno e la tenacia delle persone a Viry-Châtillon, e sono sicuro che metteranno lo stesso spirito nei futuri progetti. Sono ottimisti, e questo è un segnale positivo. Mi fa piacere vederli così coinvolti e delusi da questa scelta, ma nel mio ruolo non posso ragionare come un tifoso. Sono un manager e devo prendere decisioni con un approccio aziendale. Il nostro obiettivo è ripensare il progetto Formula 1 per tornare a vincere, e per farlo dobbiamo trovare scorciatoie. Siamo diventati invisibili. Se andiamo avanti così per altri due anni, il progetto collasserà. Siamo in declino da tre stagioni e abbiamo dovuto dare una scossa, seguendo una logica finanziaria precisa”.

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