F1 | Prost: “I domini Ferrari-Schumi e Mercedes-Hamilton figli della stessa storia”
"C'è un'organizzazione perfetta con persone chiave nel team, dove ci sono un pilota numero uno e un pilota numero due", ha detto il Professore
Lewis Hamilton è oramai vicinissimo a eguagliare, e con tutta probabilità a superare, gli ultimi due record detenuti da Michael Schumacher: quello relativo alle vittorie generali e ai titoli iridati. Al momento infatti l’alfiere della Mercedes è a quota 88 vittorie in carriera, con il Kaiser fermo a 91. Per quel che riguarda i Mondiali invece Hamilton è a un solo iride da Schumi (6 a 7).
Per Alain Prost la supremazia dell’inglese in questa epoca ibrida della Formula Uno si spiega solo con la sua totale fedeltà e abnegazione alla causa Mercedes, come avvenuto per Schumacher ai tempi della Ferrari.
“È incredibile quello che ha fatto Lewis, ma puoi farlo solo hai un lungo dominio e un impegno a lungo termine con una squadra – ha dichiarato Prost, intervistato da PA News -. Quando l’ha fatto Michael pensavamo tutti che non sarebbe stato possibile battere i suoi record nella moderna Formula Uno, ma ora abbiamo un periodo di dominio con Lewis e Mercedes”.
Il Professore, facendo un confronto tra le epopee Ferrari-Schumi e Mercedes-Hamilton, ha poi aggiunto: “Puoi confrontare il dominio di Ferrari e Michael con quello della Mercedes e di Lewis perché è fondamentalmente la stessa storia. C’è un’organizzazione perfetta con persone chiave nel team e un pilota numero uno e un pilota numero due. Psicologicamente hai una situazione molto stabile che ti mette in una posizione molto forte. Le persone non si rendono conto di quello che Lewis sta facendo perché ha realizzato dei giri eccezionali, ma può farlo solo perché è a suo agio con la squadra, ha fiducia nella squadra e questo può aiutarti a trovare gli ultimi decimi di secondo”.
Prost inoltre ritiene che un confronto tra piloti vissuti in epoche differenti ha poco senso: “Hamilton è uno dei migliori, ma come puoi giudicare questa generazione di auto e piloti? Se fossi stato ai tempi di Juan Manuel Fangio, sarei stato in grado di essere un campione del mondo? Ero bravo come lui? Ma Fangio è un buon esempio. Ha corso per la prima volta in F1 quando aveva 38 anni. Puoi avere un giudizio realistico su Fangio, Ayrton e Lewis, ma vorremmo che Lewis inizi a 38 anni? Assolutamente no, quindi a volte devi accettare che non si può sempre scendere a confronti”.
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