F1 | Pirelli sui degonfiamenti di domenica: “Provocati dall’uso prolungato delle mescole”
Per la seconda gara di Silverstone, Pirelli conferma l’utilizzo della gamma di uno step più tenera rispetto al GP scorso
Tramite un comunicato stampa apparso sul proprio sito ufficiale, Pirelli ha spiegato le cause che hanno portato i degonfiamenti delle mescole sulle vetture di Carlos Sainz, Valtteri Bottas e Lewis Hamilton, sottolineando come la problematica sia stata causata dall’uso prolungato del set di pneumatici nel corso della seconda metà di gara.
Proprio in tal senso, Pirelli ha confermato che non cambierà le proprie scelte per il Gran Premio del 70° Anniversario (C2, C3 e C4, un grado più morbide rispetto a quelle di domenica scorsa), visto che non esiste un problema di sicurezza alla base di questo inconveniente.
“Pirelli ha concluso una prima serie di analisi su numerosi pneumatici del GP Gran Bretagna di domenica scorsa”, si legge nel comunicato stampa. “Sono state identificate le cause dei degonfiamenti occorsi alle Mercedes e alla McLaren di Sainz. La motivazione è da addebitarsi a una serie di concause determinate da un uso del secondo set estremamente prolungato”.
“In particolare, la seconda Safety Car ha spinto quasi tutti i Team ad anticipare il pit stop e a effettuare quindi uno stint finale di circa 40 giri: più di tre quarti di gara, su uno dei circuiti più severi, lato pneumatici, di tutto il Mondiale F1. Questo, unito all’elevato passo delle F1 2020, più veloci sul giro secco di 1,2 secondi rispetto alla pole 2019, ha reso gli ultimi giri particolarmente critici. Un insieme di elementi che sulla copertura anteriore sinistra, notoriamente la più sollecitata sul circuito inglese, molto usurata dai tanti giri effettuati e quindi meno protetta di fronte a sollecitazioni limite, sono risultati estremi”.
“Per la seconda gara di Silverstone, il prossimo weekend, Pirelli conferma l’utilizzo della gamma di uno step più tenera rispetto al GP scorso: mescole C2, C3 e C4. Verranno inoltre riviste le prescrizioni di utilizzo incrementando le pressioni di gonfiaggio, al fine di ridurre il livello di stress sulla costruzione”, ha concluso la Casa italiana.
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