F1 | Paradisi fiscali ed evasione, coinvolto anche Lewis Hamilton

Hamilton sembra aver utilizzato le società nelle Isole Vergini britanniche (BVI), l'Isola di Man e Guernsey per evitare 3,3 milioni di sterline di IVA per l'importazione del suo aereo Bombardier da 16,5 milioni in Inghilterra dal Canada nel 2013

F1 | Paradisi fiscali ed evasione, coinvolto anche Lewis Hamilton

Nello scandalo pubblicato dal giornale tedesco Suddeutsche Zeitung sui paradisi fiscali nel mondo, che permetterebbe a tantissime personalità del mondo dello spettacolo, dello sport e non solo di portare all’estero i propri capitali o portare a termine operazioni economiche molto vantaggiose, sarebbe coinvolto anche Lewis Hamilton. Nei Paradise Papers, ovvero i documenti che raccontano tutte le operazioni finanziare in questi territori, risulterebbe l’aereo Bombardier CL635 Challenger rosso che il pilota usa per i suoi frequentissimi viaggi.

Tra le altre operazioni incriminate anche un “rimborso” di 3,3 milioni di sterline di Iva (che in inglese è Vat) per l’acquisto di un aereo privato, che è stato trasferito fiscalmente sull’Isola di Man nel 2013 dal Canada, rendendo l’affare come un’operazione di leasing consentita. Questo perché l’isola viene usata proprio perché ha un sistema fiscale tale per cui non viene versata imposta sugli aerei di lusso. Questo non rispetta il regolamento europeo. Dopo essere stato citato dal Guardian, il governo dell’isola di Man ha chiamato l’ufficio fiscale britannico, che in questo mese inizierà una revisione di 231 rimborsi fiscali rilasciati per i possessori di jet privati dal 2011, che portano a circa 1 miliardo di IVA. L’operazione verrà valutata dalla società HM Revenue and Customs. Hamilton sembra aver utilizzato le società nelle Isole Vergini britanniche (BVI), l’Isola di Man e Guernsey per evitare l’intero importo di 3,3 milioni di sterline di IVA attivati per l’importazione del suo aereo rosso Bombardier da 16,5 milioni in Inghilterra dal Canada nel 2013. Hamilton ha istituito un’altra società dell’Isola di Man per l’acquisto di un motorhome da 1.7 milioni di euro che usa durante le corse. Sembra che non sia stato pagato alcun tipo di IVA in quell’acquisto. Hamilton nega di utilizzare le società fittizie.

Come si è svolta l’operazione sull’aereo di Hamilton: il jet di Lewis Hamilton è legalmente posseduto da una società nelle Isole Vergini britanniche. Il jet è importato nell’UE tramite la società dell’Isola di Man. L’IVA non è pagata perché fa parte di un business di leasing di jet. Il jet è affittato da un’azienda si occupa di personale e manutenzione. Nessuna terza parte noleggia il jet, ma è solo gestito da Hamilton.

In operazioni simili coinvolto anche Donald Trump. Per il legali di Hamilton non c’è nulla di illecito. Nella serie di scandali è apparso anche il nome di Apple e di Appleby, lo studio di consulenza specializzato in paradisi fiscali.

Il giornale britannico fa i conti in tasca a Hamilton e gli riconosce un patrimonio di 130 milioni sparso in molti paradisi fiscali come Malta o Guernsey. La difesa è passata da un portavoce dell’inglese che ha cercato di scagionare il neo-campione: “Essendo uno sportivo a livello globale che paga tasse in molti paesi, Lewis si affida a un team di consulenti professionisti nella gestione dei suoi affari. Questi consulenti hanno rassicurato Hamilton che ogni cosa è stata fatta alla luce del sole e la questione è ora nelle mani dei suoi avvocati”.

Fabiola Granier

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