F1 | Pagelle GP Brasile: Hamilton è stellare, Verstappen impeccabile
Gasly ancora sugli scudi, Bottas è Sprint, Leclerc e Sainz fanno legna
Lewis Hamilton 10 e lode Ispirato e spiritato, nel nome di Ayrton, è protagonista di un fine settimana di pura rabbia, intensità, tremendismo. Consegna agli annali due rimonte furiose, una guida magica per assecondare il potenziale stavolta immenso della propria monoposto. E’ l’iradiddio che ci riconcilia con il desiderio più puro di velocità. Rimescola le carte di un mondiale bellissimo, splende.
Max Verstappen 9 Di più, davvero, non poteva fare. Nella Sprint Race gestisce, nel GP attacca alla partenza e si invola, tentando di resistere all’arrembaggio di Hamilton. Per poco non scivola in una scorrettezza che sarebbe costata carissima. I giudici gliela fanno passare, e forse è giusto così, anche se la difesa è di quelle davvero cattive, a riprova che lui resta un leone. In una giornata dove l’altro fa il fenomeno, Max limita i danni in modo esemplare.
Valtteri Bottas 7,5 Mattatore nella Sprint Race, molto più timido in partenza domenica. Porta a casa un terzo posto che fa certamente più comodo a lui e alla classifica Costruttori che a Hamilton. Nel complesso non corre male.
Sergio Perez 6,5 Vale un po’ lo stesso discorso di Bottas, con l’aggravante che il messicano non riesce ad avere ragione di Sainz nella garetta di sabato. Prova poi a resistere a Hamilton anche con un bel controsorpasso, ma non può davvero nulla. Il quarto posto è il minimo sindacale.
Charles Leclerc 8 La rabbia e la frustrazione per la brutta prestazione di sabato trasformate in cattiveria, determinazione e ritmo di domenica. Ai primi bisbigli di critica, ai primi dubbi, reagisce mettendo le cose in chiaro, ristabilendo gerarchie in squadra senza guardare in faccia a nessuno.
Carlos Sainz 7 Si esalta sabato nella Sprint Race trovando un terzo posto di grande classe, pennellando traiettorie in modo dolce per gestire le mescole più morbide, guida in modo favoloso per tenere dietro Perez. Non riesce a replicare domenica, frenato da una brutta partenza, e non gli resta che subire l’impeto di Leclerc.
Pierre Gasly 8 Lui fa un campionato a parte, da fenomeno, ma in sordina, fin troppo sottovalutato per le sue prestazioni al limite dello strabiliante con la AlphaTauri. Ancora una grande qualifica, ancora una gara solida, impreziosita dal doppio sorpasso ai rivali della Alpine.
Fernando Alonso ed Esteban Ocon 6,5 Il duo di Enstone mette insieme una gara solida, chiusa in parata all’ottavo e nono posto, pareggiando così i punti (6) conquistati da Gasly per una sfida nel Costruttori abbastanza appassionante. Alpine a AlphaTauri sono appaiate in classifica a 112 lunghezze.
Lando Norris 6,5 Molto bravo nella Sprint Race, dove ha la meglio sulla più competitiva Ferrari di Leclerc. Sfortunatissimo allo start del GP; un contatto con Sainz dopo un buono spunto gli provoca la stallonatura della gomma posteriore sinistra dal cerchio ed è costretto a rimontare nuovamente dal fondo come in Messico.
Sebastian Vettel 6 Lotta e sembra divertirsi nei numerosi duelli, ma perde per un soffio la zona punti non riuscendo a tenere dietro Norris.
Kimi Raikkonen 7 Dalla pit lane al dodicesimo posto, è prossimo alla pensione ma ne ha ancora eccome. Nel suo piccolo dà spettacolo tra le curve brasiliane.
Antonio Giovinazzi 6 Da separato in casa mette insieme una gara onesta, stavolta senza polemiche e sospetti, ma è un epilogo di avventura mesto e crespuscolare.
Yuki Tsunoda 4,5 Tornano le intemperanze, gli errori di gioventù: entra a cannone su Stroll come se non ci fosse un domani, lasciando un mare di detriti in pista. Tra lui e Gasly ad Interlagos c’è l’abisso Laurenziano.
Nikita Mazepin 6,5 Sempre (spesso giustamente) bistrattato, in Brasile è autore di un sorpasso in fondo al dritto ai danni di Mick Schumacher (5,5 gara compromessa dalla rottura dell’ala), davvero niente male.
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