F1 | Occhio alla Mercedes, sta tornando in alto velocemente
La squadra di Brackley continua a migliorare gara dopo gara, guai a sottovalutarla...
Tra la settima vittoria di un Max Verstappen sempre più involato verso l’iride e l’erroraccio di Charles Leclerc che ha spianato la strada al rivale olandese, rischia di passare sottotraccia la grande gara in Francia della Mercedes. La scuderia anglo-tedesca sta lentamente risalendo la china, ma lo sta facendo senza soluzioni di continuità, a piccoli eppure decisi e costanti passi, con un incedere che dovrebbe iniziare a preoccupare chi la precede.
La banda Wolff ha inanellato al Paul Ricard il sesto podio consecutivo, più precisamente ha terminato il quinto GP consecutivo a podio, ma stavolta entrambi i suoi alfieri – Lewis Hamilton e George Russell – hanno chiuso nei primi tre. Hamilton ha trovato il quarto podio consecutivo, Russell ha seguito il team mate in scia ed è tornato nei primi tre dopo i due quarti posti di Canada e Austria (si era ritirato invece a Silverstone in occasione dello spaventoso botto di Zhou).
Mercedes da Silverstone in poi ha quasi sempre dimostrato un ottimo passo gara, quasi al pari delle prime della classe, e Hamilton non è mai sembrato così vicino al primo posto come stavolta, riuscendo a girare per gran parte del GP sugli stessi tempi della Red Bull di Verstappen.
Fondo, anteriore, aerodinamica; la scuderia di Brackley non ha abbandonato al suo destino la W13, nata piuttosto male, non si è fatta ingolosire dalla possibilità di fare dei passi indietro dal punto di vista della filosofia concettuale, ma ha scelto di continuare a lavorare su questo concetto di auto, portando in pista aggiornamenti che si sono rivelati efficaci.
La W13 delle ultime gare è una monoposto che non salta più impazzita sul rettilineo, che non stressa le gomme, che non sarà veloce come Red Bull e Ferrari, soprattutto sul giro secco, ma che dimostra un ottimo potenziale sul long run, e che finalmente si “lascia guidare” da quel fuoriclasse di Hamilton.
Proprio Lewis, tornato a splendere dopo un inizio difficile, è la cartina tornasole di un progresso evidente e continuo. Il discorso qui si fa un po’ più ampio. Mercedes quest’anno è terza forza e ambisce ad avvicinare sempre di più le prime posizioni. Si sta riabituando al podio, sognando la vittoria. Ma punta forte a tornare davanti nel 2023, complice anche la modifica regolamentare anti-porpoising (innalzamento delle vetture di 25 mm, per ora, considerato che ci sono ancora discussioni in corso) che dovrebbe favorirla rispetto a Red Bull e Ferrari.
Di tutto questo potremmo avere un anticipo già a Spa, quando entrerà in vigore la direttiva tecnica volta ad attenuare il fenomeno dell’effetto delfino. Se Mercedes, grazie alla nuova direttiva tecnica, limasse altri due tre decimi al giro sul passo gara, allora potrebbe davvero aspirare a qualche vittoria di tappa già quest’anno.
A questo punto una mente critica non dovrebbe escludere nulla. Se parlassimo infatti di un team come gli altri potremmo pronosticare tempi fisiologici lunghi per riscattarsi da una crisi tecnica che invece, parlando di questi mostri qui, pare già superata. La Mercedes che faticava a tenere dietro la Haas o l’Alfa Romeo Sauber è già un lontano ricordo, eppure non sono passati nemmeno tre mesi da quei primi GP.
Distratti dal ritorno alla competitività della Ferrari e dalla autorevolezza della Red Bull probabilmente abbiamo dimenticato un po’ troppo presto quanto vinto dalla scuderia guidata da Toto Wolff nell’ultimo decennio, e soprattutto quanto questo team sia anni luce avanti tecnicamente e anche politicamente, quando serve.
Nella maggioranza dei casi una scuderia che canna un progetto è destinata se le va bene ad un anno di oblio, la Mercedes sbaglia auto e dopo dodici GP può vantarsi di essere più vicina in classifica alla Ferrari (a 44 punti) di quanto quest’ultima, sulla carta vincente, lo sia alla Red Bull (a 82 punti). Per questo occhio a questa Mercedes, destinata per bravura e regolamento a saltellare sempre di meno e avanzare sempre di più.
Antonino Rendina
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