F1 | Mercedes, Lewis Hamilton: “Il posteriore è troppo instabile”

"Stiamo lavorando sodo per cercare di migliorarci, ma sapevamo che la Red Bull sarebbe stata più veloce" ha ammesso il sette volte campione del mondo

F1 | Mercedes, Lewis Hamilton: “Il posteriore è troppo instabile”

Giornata complicata per la Mercedes, che comincia la stagione portandosi dietro i malanni delle tre giornate di test. Il posteriore della W12 sembra assolutamente instabile: lo dimostra il poco feeling mostrato da entrambi i piloti, Sir Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Quest’ultimo, sorprendentemente, si è lasciato andare in radio, dichiarando che la freccia d’argento fosse “inguidabile”. Incredibile, se riprendiamo alla storia che il team di Brackley sta scrivendo ormai dal 2014. Anche il sette volte campione del mondo Hamilton non si è dimostrato troppo convinto della vettura: nella prima sessione di libere il pilota britannico è solo quarto, con cinque decimi di ritardo su Verstappen, mentre sale in terza posizione nel pomeriggio, accorciando il gap dall’olandese a due decimi.

La vettura non è dove avremmo voluto per questo weekend. Sembra che stiamo migliorando, ma non è ancora perfetta, per cui stiamo lavorando duramente – ha ammesso Sir Lewis – c’è ancora una montagna da scalare, ma siamo positivi. Pensavamo che Red Bull sarebbe stata veloce, e lo hanno dimostrato, per cui sono loro davanti al momento. Le McLaren sono in gran forma ed è bello rivederli così in alto. I long run saranno interessanti. Si tratta di stabilità, avere una vettura stabile e far durare le gomme. Questa è la chiave con queste condizioni e con questo vento”.

Sono infatti previsti raffiche di vento a 70km/h per la gara di domenica: “Non è assolutamente positivo per noi. Il posteriore non è stabile e sono sicuro che siamo tutti nella stessa situazione, chi più chi meno. Per la gente a casa, che cerca di capire, quando entri in una curva e il posteriore si muove, cerchi di trovare il punto di frenata più critico possibile. Questo punto di solito è più lontano quando c’è più carico aerodinamico sulla vettura, mentre ora cade più velocemente del normale. Abbiamo perso anche il vantaggio sulle gomme, non riusciamo a gestirle bene e questo non ci aiuta, ma ci lavoreremo stanotte e troveremo un modo“.

 

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