F1 | McLaren, super Piastri trionfa a Baku: “Una delle gare migliori della mia carriera”

"C'è stato un enorme lavoro di squadra, sono entusiasta di quello che potrà riservarmi il futuro", ha ammesso l'australiano

F1 | McLaren, super Piastri trionfa a Baku: “Una delle gare migliori della mia carriera”

Un fenomeno. Non ci sono altri aggettivi per poter descrivere la prestazione che è valsa a Oscar Piastri la vittoria nel Gran Premio dell’Azerbaijan, diciassettesima prova stagionale del Mondiale 2024 di Formula 1. L’australiano è stato protagonista di una gara fantastica, riuscendo ad indirizzandola in proprio favore grazie all’ottima gestione della gomme dure nel secondo e decisivo stint della corsa. Un lavoro che ha premiato Piastri e la McLaren, conservando la prima posizione dinanzi alla Ferrari di un Charles Leclerc che dopo aver subito il sorpasso perdendo la leadership al giro 20 non è mai riuscito seriamente ad impensierire il più giovane collega.

Una vittoria, unita anche all’ottima rimonta di Lando Norris che ha concluso a ridosso del podio approfittando dell’incidente finale tra la Red Bull di Sergio Perez e la Ferrari di Carlos Sainz, che ha permesso alla McLaren di mettere la freccia nei confronti della squadra di Milton Keynes nel Mondiale costruttori passando così in testa alla classifiche marche.

“In partenza ho cercato di mettermi davanti, però quando sono uscito dal DRS non avevo il passo – ha dichiarato Piastri al termine della corsa – Dopo la sosta ci siamo riavvicinati tanto e mi sembrava di avere del grip in più per cui dovevo attaccare e sapevo che se non lo avessi passato all’inizio dello stint e non ci sarei più riuscito. Per cui è stata una mossa molto rischiosa, partita da lontano ma sono riuscito a chiuderla. Dopodiché ho dovuto gestire, negli ultimi due giri mi sono rilassato di più anche se è impossibile farlo qui. È stata molto faticosa, ma è stata una delle mie migliori gare della carriera in assoluto”.

Piastri poi, discutendo dell’evoluzione avuta dalla squadra in questi anni, ha detto: “Considerando da dove eravamo partiti quando sono arrivato, eravamo letteralmente gli ultimi, e ora siamo in testa al campionato del mondo. Per cui bisogna riconoscere i grandi meriti del team, per la grande svolta che siamo riusciti a dare da quando sono qui. Migliorando la macchina ma aiutando anche me. Sicuramente qualche mese fa un risultato del genere non sarebbe stato possibile da parte mia, c’è stato un enorme lavoro di squadra e sono entusiasta di quello che potrà riservarmi il futuro”.

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