F1 | Lawson: “Horner mi aveva assicurato che sarei tornato a correre”

"E' stato orribile: tutto dipendeva dalle performance degli alti"

F1 | Lawson: “Horner mi aveva assicurato che sarei tornato a correre”

Liam Lawson tornerà ad essere un pilota della Racing Bull dal Gran Premio di Austin, occupando quello che era il sedile di Daniel Ricciardo.

In queste settimane lontano dalle piste sono state tante le notizie sull’addio del pilota australiano al Circus, e le nuove dichiarazioni di Lawson gettano un nuovo retroscena sulla decisione della Red Bull. Pare che Christian Horner, team principal del team austriaco, avesse già assicurato al neozelandese che sarebbe tornato in macchina nel corso di questa stagione: restava soltanto da decidere chi, dei piloti dei due team, avrebbe sostituito.

“Christian me lo aveva già detto un anno fa: sarei tornato in macchina – ha raccontato Lawson – alla fine della mia avventura, l’anno scorso, mi disse ‘Ti do la mia parola, prima o poi tornerai a gareggiare l’anno prossimo’. Ho sempre saputo quali fossero i piani, so che se ne è sempre parlato”.

Lawson: “L’attesa è stata orribile, era ovvio che qualcuno doveva andarsene”

Queste dichiarazione gettano una nuova luce su quelle che sono le dichiarazioni delle parti coinvolte, lasciando intendere come fosse evidentemente il sedile di Sergio Perez ad essere messo per primo in discussione. Lo stesso Horner aveva dichiarato che Ricciardo era in lizza per tornare ad essere il compagno di squadra di Max Verstappen, ma le sue performance non hanno convinto. Il messicano, dalla sua, dopo un inizio traballante è tornato ad essere competitivo, confermandosi nonostante le insistenti voci che lo volevano fuori dal team al termine della pausa estiva.

“La Formula 1 è come le montagne russe, le cose cambiano ad ogni weekend. Un giorno va tutto bene, poi è un disastro – continua Liam – è stato orribile perché, onestamente, sono rimasto ad aspettare mentre altri decidevano delle mie possibilità e tutto dipende dai piloti che hanno già una macchina. E ovviamente non ti auguri il declino degli altri, ma era ovvio che qualcuno doveva andarsene perché potessi subentrare io”.

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