F1 | La vendetta di Vettel è il lato oscuro della Forza, purché Wolff abbia coraggio

La Mercedes ha l'opportunità di formare un team da fantascienza, o comunque di formare un binomio tutto tedesco

F1 | La vendetta di Vettel è il lato oscuro della Forza, purché Wolff abbia coraggio

Il ritiro a fine 2020 di Sebastian Vettel sarebbe epilogo mesto di una carriera invero fiammante, un commiato che nell’immaginario passerebbe come la sconfitta di un campione reduce da una missione non portata a termine, scaricato da quella Ferrari da lui tanto amata.

Al di là dei più personali giudizi su questo e quell’altro pilota, è un dato di fatto che la Ferrari abbia operato una scelta precisa, dettata dalla logica e dal pragmatismo. Charles Leclerc è un fiume in piena pronto a spazzare tutto e tutti, ha impressionato la squadra a tal punto da far decidere a Binotto di consegnargli chiavi e destini del team.

Inutile quindi dire che Vettel, a conti fatti, ne esce malissimo. Bastonato e ridimensionato, dall’alto dei suoi quattro titoli mondiali e dei 53 GP vinti. Che improvvisamente non hanno contato più nulla “Perché noi e Sebastian ci siamo resi conto di non essere più d’accordo sugli obiettivi, ed era giusto lasciarsi” così Binotto.

Purtroppo non possiamo misurare il sacro fuoco della passione per le corse che scorre ancora in Sebastian, ma è chiaro che se l’amore per la F1 divampasse ancora allora il tedesco non dovrebbe mollare così, accettando di uscire di scena fatto a pezzi, declassato e surclassato da un giovanotto.

A soli 32 anni Vettel dovrebbe avere tutta la voglia di far vedere ancora quanto vale e quanto può essere vincente e, perché no, dovrebbe guardare alla Mercedes che non gli ha mai nascosto un certo interessamento. La palla però passa a Toto Wolff, il miglior team principal del Circus, capace di tirare su la squadra perfetta, la corazzata ammazza mondiali, il binomio perfetto con la leggenda vivente Lewis Hamilton.

Il manager austriaco ha sempre ammiccato a Vettel, e il sogno di ribaltare il tavolo formando un’accoppiata da urlo, Hamilton e Vettel, due avversari che si stimano reciprocamente e profondamente, gli dovrà pure essere passato per la testa, se a caldo ha dichiarato: “Risulta difficile non fare un pensiero ad un Vettel libero sul mercato”. Così come la Mercedes, dopo averlo fatto con Rosberg, non disdegnerebbe di vincere con un pilota tedesco.

Sebastian, cavaliere Jedi tradito dal Cavallino, potrebbe lasciarsi andare al lato oscuro della Forza, quella Mercedes probabilmente bramosa di sbandierare l’ingaggio di un campione tedesco, con o senza Lewis Hamilton, il cui rinnovo è ipotesi probabilissima ma non certa. Il sogno dream team è una suggestione da brividi, con una monoposto dominante poi sarebbe puro spettacolo, ma anche l’ipotesi di un avvicendamento tra Hamilton e Vettel ha il suo fascino, soprattutto in ottica di binomio tutto tedesco.

Per Sebastian, con o senza Lewis, sarebbe comunque importante assicurarsi il sedile di Stoccarda, impugnare il volante più ambito, trasformare la voglia di vendetta e l’orgoglio ferito in rabbia agonistica. Perché Vettel è pur sempre quello della pole di Suzuka e magari qualcuno dovrebbe anche ricordarglielo. Meglio passare al lato oscuro che ritirarsi così. Le vendette sportive dopotutto hanno il loro perché e sarebbe un bel capitolo di F1 da gustarsi. Epico. Stellare…

Antonino Rendina


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