F1 | La Red Bull ufficializza l’addio di Horner dall’azienda: buonuscita sui 60 milioni di euro
"É stato un onore, non vedo l'ora di vedere la RB22 motorizzata Ford l'anno prossimo", ha detto l'inglese

La Red Bull ha ufficializzato l’uscita di Christian Horner dopo due decenni alla guida della squadra di Formula 1. La decisione, già maturata a inizio luglio, è stata confermata nelle ultime ore, chiudendo così un lungo capitolo iniziato nel 2005. L’inglese era stato sollevato dall’incarico di team principal e CEO il 9 luglio, ma il suo ruolo operativo si era interrotto già con il Gran Premio di Gran Bretagna del 6 luglio, ultima gara da dirigente presente in pista. Da allora era rimasto formalmente un dipendente del team, fino all’annuncio odierno che ne sancisce l’uscita definitiva. Il periodo di gardening dell’ex team principal dovrebbe durare fino alla prossima estate.
L’era Horner in Red Bull
Con Horner al comando, la Red Bull ha conquistato otto titoli piloti (quattro con Sebastian Vettel e quattro con Max Verstappen), sei campionati costruttori, 124 vittorie in gara, 287 podi e 107 pole position. Risultati che lo collocano tra i team principal più vincenti nella storia della Formula 1 moderna.
Parallelamente, alcuni media olandesi hanno riferito che Horner riceverà una buonuscita sui 60 milioni di euro, anche se la cifra non ha trovato conferma ufficiale da parte del team o dello stesso dirigente, visto che si pensava potesse superare addirittura i 100 milioni.
Nel comunicato ufficiale, Christian Horner ha commentato così il suo addio: “Essere alla guida della Red Bull Racing è stato un onore e un privilegio. Quando abbiamo iniziato nel 2005, nessuno di noi avrebbe potuto immaginare il percorso che ci aspettava: i campionati, le gare, le persone, i ricordi. Sono incredibilmente orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato come squadra, battendo record e raggiungendo vette che nessuno avrebbe mai creduto possibili, e lo porterò per sempre con me”.
“La mia più grande soddisfazione è stata quella di aver riunito e guidato un gruppo straordinario di persone talentuose e motivate, vedendole crescere come filiale di un’azienda produttrice di bevande energetiche e sfidare alcuni dei più grandi marchi automobilistici del mondo. Auguro a Laurent, Max, Yuki e a tutto il Red Bull Technology Group il meglio per il futuro. Non vedo l’ora di vedere il primo motore Red Bull/Ford sul retro della RB22 il prossimo anno, così come l’entusiasmante RB17”.
“Vorrei ringraziare sponsor, partner e soprattutto i fan per il loro sostegno incondizionato – conclude Horner, il quale non cita Helmut Marko. Un grazie speciale anche agli azionisti, al compianto Dietrich Mateschitz che mi ha dato fiducia a 31 anni, a Mark Mateschitz, Saravoot Yoovidhya, Chalerm e Daranee Yoovidhya, oltre che a Oliver Mintzlaff e al Consiglio di Amministrazione per la loro guida durante il mio percorso in Red Bull”.
Il saluto di Mintzlaff
Anche Oliver Mintzlaff, CEO di Red Bull GmbH, ha voluto sottolineare il contributo del manager britannico: “Vorremmo ringraziare Christian per il suo eccezionale lavoro negli ultimi 20 anni. Con il suo instancabile impegno, la sua esperienza, la sua competenza e il suo pensiero innovativo, ha contribuito in modo determinante a rendere la Red Bull Racing una delle squadre di maggior successo e più attraenti della Formula 1. Grazie di tutto, Christian, rimarrai per sempre una parte importante della storia della nostra squadra”.
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