F1 | Ian Holmes: “Con le TV a pagamento copertura più approfondita rispetto al passato”
"C'è un calo di telespettatori, ma è una considerazione troppo superficiale", ha aggiunto
Con il mondiale fermo, si accende come ogni anno il dibattito riguardo i diritti televisivi della Formula 1. Dagli anni ’90, la crescita delle TV a pagamento in Europa è evidente, ed emittenti come Sky e Canal + sono sempre più importanti per garantire la copertura nei paesi interessati, viste anche le difficoltà delle televisioni in chiaro nell’acquistare i diritti, ogni volta sempre più cari.
Christian Sylt, giornalista dell’Indipendent ha scritto sul quotidiano britannico come questa vendita dei diritti TV favorisca le casse di Liberty Media, allontanando però i fans dallo sport. Secondo altri dati, i diritti esclusivi di Sky nel Regno Unito (in vigore dal 2019 e fino al 2024, mentre l’emittente trasmette sin dal 2012 i weekend di Formula 1, ndr) sono costati alla Gran Bretagna ben 8,6 milioni di telespettatori. Dello stesso avvisto Alain Prost per quanto riguarda il mercato francese: “Avevamo 8 milioni di telespettatori in Francia a guardare TF1, mentre adesso su Canal + sono soltanto 750.000”.
Secondo Ian Holmes, direttore dei diritti televisivi della Formula 1 ha riconosciuto che le Pay TV portano a un calo del numero di telespettatori: “Ma detto questo, è una considerazione troppo superficiale – ha dichiarato. Per prima cosa, ci sono sempre degli elementi commerciali da considerare, ma è anche importante vedere chi sono gli spettatori, quali sono i dati demografici e quindi a chi ti stai rivolgendo. Le TV a pagamento offrono una copertura più approfondita, sarebbe corretto affermare come emittenti del calibro di Sky e Canal + si stiano sforzando per migliorare lo standard generale di copertura della Formula 1, portando ai fans molto di più rispetto al passato”.
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