F1 | I piloti in conferenza stampa: “Non dobbiamo sacrificare le piste europee, sono le più amate”
Hamilton: "A Zandvoort una passione genuina, non si può dire lo stesso di altre piste, sappiamo quali"
Uno dei temi della settimana, oltre al Gran Premio di Abu Dhabi ovviamente riguarda il futuro del calendario della Formula 1, e in particolare dell’allocazione delle tappe europee. Zandvoort ha rinnovato fino al 2026 la sua permanenza nel Circus, ma da quella data in poi la gara in Olanda non dovrebbe più svolgersi, salvo ripensamenti vari. Alcuni dei piloti intervenuti in conferenza stampa nel giovedì di Yas Marina sono stati interpellati sull’argomento, e tra loro ci sono anche Max Verstappen e Lewis Hamilton, con il sette volte campione del mondo che non le ha mandate a dire. Interessante anche la risposta di Carlos Sainz, il primo a dire la sua sulla questione.
Sainz: “Non comprendo del tutto la logica che potrebbe garantire a Zandvoort un futuro oltre il 2026. La Formula 1 si sta spingendo sempre più al di fuori dell’Europa, probabilmente per ragioni economiche. Personalmente credo che un calendario ideale dovrebbe prevedere un massimo di 20 gare, con l’Europa al centro, perché è qui che questo sport ha avuto origine”.
Piastri: “Tutti saremmo felici di tornare a correre a Zandvoort, ed è importante preservare i circuiti europei, che sono i preferiti da tutti. Dobbiamo stare attenti a non sacrificare le piste più amate”.
Hamilton: “Zandvoort ha sempre offerto un pubblico incredibile, anche grazie a Max, ma lì c’è una passione genuina. Non si può dire lo stesso di altre piste, e sappiamo quali sono”.
Verstappen: “La notizia su Zandvoort mi rattrista, ma sono orgoglioso di ciò che è stato fatto lì e degli eventi straordinari organizzati. Vedere i tifosi così appassionati è un grande motivo di orgoglio. Per ora, godiamoci i prossimi due anni”.
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