F1 | Horner ammette: “Pressioni da Domenicali durante il dominio Red Bull dello scorso anno”

F1 Horner Domenicali – Il Team Principal della Red Bull, Christian Horner, ha recentemente rivelato di aver affrontato pressioni significative da parte del CEO della Formula 1, Stefano Domenicali, durante il dominio della sua squadra nella stagione 2023. Con Red Bull che ha vinto il 99% delle gare della stagione, ad eccezione del Gran Premio di Singapore, dove ad imporsi è stata la Ferrari con Carlos Sainz, il manager britannico ha ricevuto diverse critiche riguardo al calo degli ascolti televisivi causato dalla schiacciante supremazia della compagine anglo-austriaca.

Horner e le pressioni di Domenicali

Horner, in un’intervista alla stampa britannica, ha raccontato: “Stefano Domenicali mi dava del filo da torcere ogni weekend, dicendo che gli ascolti stavano calando perché ci si prospettava un altro anno di dominio di Max Verstappen e della Red Bull. La pressione era evidente, con messaggi del tipo: ‘Smettila di vincere le gare con 20 secondi di distacco!’. Se uno fosse scettico e un po’ paranoico, direbbe che qualcosa è cambiato, anche perché continuiamo ad avere alcuni degli stessi problemi”.

Nonostante il dominio incontrastato nella prima parte del 2024, con quattro vittorie nelle prime cinque gare, i problemi sono emersi dopo il Gran Premio di Miami, quando Lando Norris, al volante della sua McLaren, ha interrotto la striscia vincente della Red Bull, portando a casa una vittoria sorprendente. Horner ha sottolineato che, nonostante il ritorno alla configurazione della vettura utilizzata all’inizio della stagione, il team ha continuato a incontrare difficoltà, mentre altre scuderie, come quella di Woking, hanno fatto notevoli progressi.

Una sfida mondiale tutta da decidere

Una situazione che ha portato sulla Red Bull una pressione tangibile, visto che Norris insegue Verstappen nel campionato Piloti con 51 punti di distacco, mentre in quella Costruttori la stessa compagine campione del mondo si trova alle spalle dei rivali della McLaren con 41 lunghezze di ritardo.