F1 | Hamilton: “In Ferrari per vincere, non voglio che finisca come con Alonso e Vettel”
"Non tutti stanno lavorando al massimo delle proprie possibilità, sono qui per motivare ogni singolo elemento", ha detto l'inglese

Il Gran Premio del Belgio ha visto Lewis Hamilton chiudere al settimo posto. Il pilota della Ferrari, partito diciottesimo, ha avuto un venerdì e un sabato decisamente pessimi, ma in gara è riuscito a rimontare grazie alle condizioni miste e ad un assetto che gli ha dato evidentemente più fiducia. Il fine settimana di Spa si era aperto con la classica conferenza stampa del giovedì, e l’ultima domanda è stata posta proprio al sette volte campione del mondo iridato: in sostanza, gli è stato chiesto qualche dettaglio in più sui dossier che il britannico sta scrivendo per migliorare, sotto ogni punto di vista, la metodologia di lavoro a Maranello.
“Vedo un potenziale enorme in questo team – ha detto Lewis. La passione che si respira qui non ha eguali, ma parliamo di una struttura molto ampia, con tanti elementi in movimento. Non tutti, però, stanno lavorando al massimo delle proprie possibilità. Ed è proprio per questo che, a mio avviso, la squadra non ha ottenuto i risultati che merita”.
“Per me è fondamentale mettere in discussione ogni aspetto, spingere tutti, in particolare chi è ai vertici e prende le decisioni, ad andare oltre. Se si guarda alla storia di questa squadra negli ultimi vent’anni, ci si accorge che ha avuto piloti straordinari: Kimi, Fernando, Sebastian, tutti campioni del mondo. Eppure, non è mai arrivato nemmeno il titolo costruttori”.
“Personalmente, rifiuto l’idea che questo possa continuare ad accadere. Per questo sto dando tutto me stesso. Ho avuto la fortuna di lavorare in altre due grandi squadre, e pur con culture diverse, ho imparato che se si percorre sempre la stessa strada, si ottengono sempre gli stessi risultati. Per questo sto cercando di rimettere in discussione alcune abitudini”.
“La risposta, finora, è stata positiva. Abbiamo fatto grandi passi avanti in molte aree: nel marketing, nel rapporto con gli sponsor, nella mentalità degli ingegneri. C’è ancora molto da fare, ma il segnale è incoraggiante. Il mio obiettivo è creare alleanze all’interno del team, motivare tutti a dare il massimo. Sono qui per vincere. Il tempo non è infinito, quindi dobbiamo agire ora. Credo davvero nel potenziale di questa squadra, credo che possa vincere diversi titoli mondiali. La storia c’è già. Durante il mio mandato, però, questo sarà il mio unico obiettivo”.
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