Formula 1 | GP Singapore: l’anteprima Pirelli tra clima estremo, strategie e statistiche
La casa di pneumatici milanese esclude l'utilizzo della C6 per il weekend di Marina Bay

La Formula 1 torna in un contesto unico come quello di Singapore, tracciato cittadino situato a pochi chilometri dall’Equatore. Dopo la tappa di Baku, il campionato approda a Marina Bay, dove caldo e umidità rappresentano una sfida costante per piloti e monoposto. Le temperature oscillano stabilmente tra i 24 e i 31 gradi, con un’umidità spesso oltre il 70%. In queste condizioni, i piloti possono arrivare a perdere fino a tre chili durante la gara, complici un circuito tecnico e privo di reali momenti di pausa.
Dal 2008, il Gran Premio di Singapore è noto anche per essere stato il primo appuntamento disputato in notturna. La partenza alle 20 ora locale consente a team e addetti ai lavori di mantenere un ritmo simile a quello europeo, riducendo l’impatto del fuso orario. L’evento conserva ancora oggi un carattere particolare, che unisce spettacolo e difficoltà logistiche.
Per l’occasione torna anche il Pirelli Podium Cap in edizione speciale, realizzato da Pirelli Design insieme al designer Denis Dekovic. La variante scelta per Singapore è il magenta, un colore che richiama energia e vitalità. Il cappellino è già disponibile online per i tifosi.
La scelta delle mescole Pirelli
Pirelli ha confermato le stesse opzioni del 2024: C3 per le Hard, C4 per le Medium e C5 per le Soft. La mescola più morbida della gamma 2025, la C6, è stata esclusa in fase di valutazione perché ritenuta non idonea per via delle alte temperature e dei carichi elevati che stressano gli pneumatici a Marina Bay. Il degrado in questo appuntamento è infatti soprattutto di natura termica.
In gara Medium e Hard restano le scelte principali, mentre la Soft potrà risultare utile alla partenza o nelle fasi finali in caso di safety car. Le modifiche al tracciato introdotte di recente hanno reso i sorpassi meno complicati rispetto al passato, ma restano comunque un fattore difficile da gestire. Un divario prestazionale tra una Soft nuova e una mescola più dura già usurata potrebbe risultare decisivo.
Lo scorso anno la maggioranza dei piloti optò per la Medium in partenza, con un solo pit-stop come strategia dominante. Alcuni stint furono prolungati fino a 49 giri, in un’edizione atipica che non vide alcuna neutralizzazione.
Marina Bay: caratteristiche del tracciato
Il circuito misura 4,940 km e comprende 19 curve. Dopo le modifiche del 2023, che hanno eliminato quattro curve nella parte finale, il layout include un rettilineo di circa 400 metri dopo la curva 16. L’asfalto presenta bassa rugosità, tipica delle strade cittadine, mentre le linee di segnaletica, in caso di pioggia, possono diventare scivolose. Le barriere restano vicine e le vie di fuga ridotte, pur con una carreggiata piuttosto ampia.
Sono presenti quattro zone DRS, ma i sorpassi restano rari. La strategia non dovrebbe risentire del nuovo limite di velocità in pit lane, portato a 80 km/h. Le incognite principali restano le condizioni atmosferiche: i temporali frequenti possono modificare l’aderenza dell’asfalto e cambiare le dinamiche di gara.
La particolarità della notte
Singapore è stato il primo Gran Premio in notturna e ha fatto scuola per altre gare simili, come Las Vegas. La sfida è duplice: garantire illuminazione uniforme e gestire riflessi che possono complicare i punti di frenata. A differenza di piste come Abu Dhabi o Gedda, qui non si registrano grandi variazioni di temperatura tra giorno e notte, riducendo un elemento di variabilità nelle prestazioni.
I numeri della gara
Dalla sua introduzione nel 2008, il GP di Singapore è stato disputato 15 volte. In dieci occasioni il vincitore è partito dalla pole position, dato che conferma l’importanza della qualifica. Solo nel 2008 Fernando Alonso riuscì a imporsi partendo dalla quindicesima posizione, in una gara caratterizzata dal famoso incidente di Piquet, oggi contestato ancora da Felipe Massa.
Il pilota più vincente resta Sebastian Vettel con cinque successi, seguito da Lewis Hamilton con quattro. Curiosamente, Max Verstappen non ha mai conquistato né una vittoria né una pole su questo tracciato, pur avendo collezionato tre podi. Tra i team, Ferrari, Mercedes e Red Bull guidano la classifica con quattro successi a testa. La Scuderia di Maranello è invece prima per pole position (7). Vettel è il primatista anche nei piazzamenti a podio (8), seguito da Hamilton (7) e Alonso (5). Nella graduatoria dei podi di squadra, Red Bull è al comando con 15, davanti a Ferrari (11).
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