F1 GP Spagna | Red Bull, Horner: “Verstappen poteva essere sul podio”

"A posteriori è facile giudicare, ma abbiamo preso la decisione migliore in quel momento" ha spiegato il team principal

F1 GP Spagna | Red Bull, Horner: “Verstappen poteva essere sul podio”

Barcellona – Si conclude in modo amaro la tripletta di gare iniziata ad Imola per Christian Horner e la sua Red Bull. Max Verstappen termina la gara in decima posizione a causa di una penalità, mentre Yuki Tsunoda è tredicesimo.

Il pilota olandese segue da subito una strategia anomala, su tre soste, considerata la più veloce dal muretto della squadra austriaca, e che permette a Max di essere da subito aggressivo e di tentare l’undercut sulle McLaren. A stravolgere i piani del team di Milton Keynes è la Safety Car: Verstappen rientra i box, ma a quel punto ha a disposizione soltanto un set di hard, mai usato in gara perché poco prestazionale. Alla ripartenza Max quasi perde la vettura, ma anche la posizione su Charles Leclerc e George Russell, con cui poi arriva il contatto e quindi la penalità di 10 secondi. Da lottare per il podio, Verstappen si ritrova al limite della zona punti, in quella che è decisamente una gara da dimenticare. Danneggiato dalla Safety Car anche Yuki Tsunoda: partito dalla pit-lane, il giapponese non ne ha davvero per tornare tra i primi dieci.

Horner: “Con il senno di poi è sempre facile giudicare, ma in quel momento abbiamo preso la decisione migliore”

“Per come si stava sviluppando la gara, abbiamo deciso di adottare una strategia su tre soste, impegnandoci in quella scelta già nelle fasi iniziali. Il vantaggio in termini di passo e pneumatici che avevano le McLaren in un confronto diretto ci ha portato a prendere questo rischio. Abbiamo effettuato il primo pit stop molto presto mentre la McLaren si è impegnata su una strategia a due soste, e la nostra sembrava essere la più veloce in quel momento – ha spiegato il team principal – abbiamo tentato l’undercut con Max, ma a quel punto aveva già utilizzato tutti i set di soft e medium. La Safety Car è entrata in pista nel momento peggiore possibile per la nostra strategia, e ci siamo trovati a decidere se restare fuori con gomme usate e rischiare alla ripartenza, oppure tentare il tutto per tutto con un nuovo set di hard.

“Con il senno di poi è sempre facile giudicare, ma in quel momento abbiamo preso la decisione migliore con le informazioni che avevamo. C’è poi stato il contatto con George, che i commissari hanno considerato un incidente di gara e che ha portato a una penalità. Ne parleremo internamente e analizzeremo meglio l’accaduto. È un risultato frustrante perché sembrava che Max potesse salire facilmente sul podio oggi – ha continuato Horner – la Safety Car ha compromesso anche la gara di Yuki, che senza quell’intervento sarebbe stato molto vicino, se non dentro, alla zona punti, considerando il suo passo e il vantaggio gomme. È stato un weekend difficile, i risultati non sono stati quelli sperati, ma lavorerà duramente con il Team nei prossimi giorni per migliorare il set-up in vista di Montreal”.

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