F1 | GP Silverstone, la carta d’identità del tracciato secondo Brembo
Tre frenante dell'impianto inglese sono considerate come "altamente impegnative"
F1 Brembo Silverstone – Il circuito di Silverstone, che dallo scorso aprile utilizza esclusivamente energie rinnovabili, è teatro del decimo appuntamento della stagione. Secondo i tecnici Brembo, la pista britannica rientra nella categoria dei circuiti poco impegnativi per l’impianto frenante. In una scala da 1 a 5, Silverstone Circuit ha un indice di difficoltà di 1. Nel calendario F1 esiste un solo altro circuito che possiede tale valore, ed è Suzuka.
Nonostante la classificazione come circuito poco impegnativo, l’impianto frenante è tutt’altro che superfluo al Silverstone Circuit. Ad ogni giro i piloti azionano il pedale del freno 8 per garantire il migliore inserimento in curva. In caso di pioggia, che è una variabile da tenere in considerazione a Silverstone, in staccata si possono notare le maggiori differenze di stili di guida tra i diversi driver. In tale circostanza la differenza la farà il pilota che meglio riuscirà ad interpretare il livello ottimale di potenza frenante scaricabile sull’asfalto.
Quasi senza freni dalla 7 alla 14
La vera sfida a Silverstone è evitare la vetrificazione (glazing) del materiale d’attrito, e quindi riuscire a portare il materiale di attrito in un range di temperature superiori a 350 °C, che è la temperatura minima di esercizio per dischi e pastiglie in carbonio. Le zone del tracciato più critiche sotto questo aspetto i piloti le incontrano una volta superata la Brooklands (curva 6) fino alla Chapel (curva 14) perché in quella sezione il ricorso ai freni è veramente ridotto.
Dalla curva 7 alla curva 14 comprese, le velocità si riducono infatti di meno di 75 km/h e le decelerazioni non superano i 3,5 g. In totale in un giro i freni vengono usati per poco meno di 14 secondi, pari al 15 per cento dell’intera gara. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale del freno di 40 tonnellate, finora il valore più basso dell’intero mondiale.
Alla Brooklands 2 secondi e mezzo
Delle otto frenate del British GP, tre sono considerate impegnative per i freni, due sono di media difficoltà e le restanti tre sono light. La frenata più impegnativa è quella alla curva 6, dove le vetture arrivano ad una velocità di staccata di 305 km/h, dopo aver superato la curva 5 (Aintree) senza agire sul freno. L’impianto frenante garantisce una velocità di inserimento in curva di 141 km/h in appena 2,51 secondi durante i quali si percorrono 143 metri. Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 122 kg sul pedale del freno e subiscono una decelerazione di 4,2 g.
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