F1 | GP Russia, la pioggia stravolge il finale della gara a Sochi

L'analisi delle strategie utilizzate dalle squadre a Sochi

Pirelli, il report delle strategie in Russia
F1 | GP Russia, la pioggia stravolge il finale della gara a Sochi

Dopo essere partito dalla quarta casella in griglia, Lewis Hamilton (Mercedes) ha conquistato la sua centesima vittoria in Formula 1 riconquistando anche la vetta della classifica di campionato. Come quasi tutti i piloti, Hamilton ha optato per una strategia a due soste, passando da P Zero Yellow medium C4 a P Zero White hard C3 al 27° giro e poi a Cinturato Green Intermediate per compiere gli ultimi giri sotto la pioggia.

Il britannico della Mercedes ha dato la caccia a Lando Norris (McLaren), che partito dalla pole è rimasto in testa per quasi tutta la gara ma ha poi montato le intermedie solo nell’ultimo giro perdendo posizioni e classificandosi settimo. Max Verstappen (Red Bull) è passato dal 20° piazzamento in griglia al secondo posto in classifica, partendo con pneumatici hard prima di passare alle medium e poi alle intermedie a tre giri dalla fine.

La maggior parte dei piloti ha preso il via con medium, in sette hanno optato per la hard. Prima della pioggia, tutti i piloti stavano seguendo le due strategie teoricamente più veloci: da medium a hard o da hard a medium.

Come si sono comportati i pneumatici

HARD C3: Utilizzata per lo stint di apertura dalla maggior parte dei piloti che partivano dal fondo della griglia, così come da Fernando Alonso (Alpine) che è partito sesto e ha concluso nella stessa posizione. Con uno stint di apertura su questa mescola Max Verstappen (Red Bull) è arrivato secondo dopo essere partito ultimo. Questi pneumatici hanno permesso a Sergio Perez, Antonio Giovinazzi e Alonso di completare ben 36 giri nello stint di apertura mostrando sia un ottimo warm-up che una buona costanza di prestazioni per tutta la gara.

MEDIUM C4: La mescola più scelta per prendere il via, utilizzata da tutti i primi cinque in griglia. La medium ha mostrato una buona durata, anche se alcune monoposto hanno sofferto graining sull’anteriore sinistra. Ciononostante, Norris ha completato ben 28 giri con la medium prima di passare alla hard per il suo secondo e ultimo stint su slick.

SOFT C5: Non era l’opzione ideale per le condizioni di oggi, con la pista fredda e “verde” che tendeva a provocare graining. L’unico pilota ad utilizzarla oggi è stato Yuki Tsunoda (AlphaTauri), che ha utilizzato questi pneumatici per due giri alla fine prima di passare all’intermediate.

INTERMEDIATE: Un elemento chiave per l’esito della gara. I piloti, come Hamilton, che hanno montato sùbito questo pneumatico con le prime gocce di pioggia, ne hanno tratto un vantaggio importante negli ultimi giri.

Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing di Pirelli

“Dopo le condizioni bagnate di ieri, la pioggia non si è più palesata fino agli ultimi giri di gara, decidendone di fatto le sorti. Fino ad allora, i piloti hanno sfruttato al meglio le condizioni di asciutto e la massima libertà offerta lato pneumatici, potendo scegliere quelli con cui prendere il via e avendo tutti una dotazione completa di slick inutilizzate. La pista si è resettata in seguito alla pioggia caduta ieri e questo ha generato un po’ di scivolamento e di graining all’inizio della gara, aspetto poi prontamente superato.

La resistenza all’abrasione della mescola hard si è rivelata particolarmente adatta alle condizioni odierne permettendo di effettuare alcuni stint di apertura molto lunghi di oltre 35 giri, ma anche la medium ha fatto 28 giri con Lando Norris. Alla fine, però, sono stati i pneumatici intermedi a fare la differenza, e i team in grado di sfruttare meglio l’esperienza acquisita durante le qualifiche sul bagnato sono riusciti a trarne vantaggio proprio quando serviva, sul finale”.

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