F1 GP Monaco | Penalità Hamilton, Verstappen: “La colpa è del team”
"È stata la squadra a dirgli che stavo rallentando, lui non ha colpe"
Monaco – È notizia di pochi minuti fa quella della penalità inflitta a Lewis Hamilton per l’impeding nei confronti di Max Verstappen nel corso del Q1.
Il campione del mondo olandese era nel suo giro veloce, e Hamilton era quindi fuori dalla fast lane. Ancora una volta l’errore di comunicazione: Adami comunica al sette volte campione del mondo che la Red Bull sta invece rallentando e così Lewis accelera. Da qui l’impeding. I due piloti arrivano subito al confronto al termine delle qualifiche: per l’olandese non c’è alcuna responsabilità di Lewis, ma solo della squadra. La pensa diversamente la direzione gara, che infligge tre posizioni di penalità alla Ferrari numero quarantaquattro.
Verstappen: “Non è stata colpa sua”
“No, ho parlato rapidamente con Lewis. Non è stata colpa sua: è stato il team a dirgli che stavo andando lento, mentre in realtà ero nel mio giro veloce. Non sono mai a favore delle penalità, ma guardando allo storico io ho preso una posizione di penalità per un impeding su qualcuno che non era nemmeno nel giro veloce. Non è mai bello quando succede in una curva veloce come quella, però non è stata colpa sua” ha detto Max prima della sentenza dei commissari.
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