F1 GP Miami | Kimi Antonelli, una pole che riporta l’Italia davanti

L'analisi di Mario Isola: "La mescola Hard sarà cruciale per la gara"

F1 GP Miami | Kimi Antonelli, una pole che riporta l’Italia davanti

Andrea Kimi Antonelli ha riportato l’Italia in cima alla griglia di partenza. Sul tracciato del Miami International Autodrome, il giovane pilota della Mercedes ha conquistato la pole position della Sprint Race, facendo segnare il miglior tempo nell’ultimo segmento della Sprint Qualifying con un crono di 1:26.482. È un risultato che riaccende l’orgoglio tricolore: Kimi diventa infatti il quattordicesimo pilota italiano a partire davanti a tutti in una sessione decisiva per la griglia di un evento di Formula 1, un traguardo che mancava dal Gran Premio del Belgio 2009, quando Giancarlo Fisichella conquistò la pole con la Force India. A fini statistici, ovviamente, non si tratta di una pole position di una gara, ma resta comunque la grande soddisfazione per il risultato raggiunto.

La giornata in pista ha visto i team concentrarsi sulla gestione degli pneumatici, con la Racing Bulls unica scuderia a dedicare l’intera sessione di prove libere alla valutazione della mescola Hard. Una scelta strategica, vista la volontà generale di preservare i set più duri per la gara di domenica. I tempi registrati oggi hanno mostrato un netto miglioramento rispetto alle stesse sessioni dello scorso anno: circa 1.4 secondi più veloci nelle Libere e 1.2 nella Sprint Qualifying. Oltre al naturale sviluppo tecnico delle monoposto, ha inciso anche la scelta di Pirelli di portare in pista uno step più morbido di mescole rispetto al 2024.

Il direttore motorsport di Pirelli, Mario Isola, ha voluto esprimere personalmente la propria soddisfazione: “Prima di tutto permettetemi, da italiano, di fare i complimenti a Kimi per questa bellissima pole position: è la prima volta che, da quando Pirelli è tornata in Formula 1 nel 2011, un nostro connazionale conquista il primo posto in qualifica”.

Isola ha poi analizzato la giornata sul fronte gomme: “La Medium e la Soft si sono comportate secondo le aspettative, mentre la scelta della stragrande maggioranza delle squadre di conservare due set di Hard indica chiaramente quanto questa mescola sarà cruciale per la gara. Come visto a Jeddah, avere due Hard a disposizione permette di coprirsi in caso di neutralizzazioni e imprevisti”.

Le condizioni della pista hanno continuato a evolversi, con tempi che si sono abbassati progressivamente sia tra una sessione e l’altra sia all’interno delle stesse qualifiche. “Ci aspettiamo che questo fenomeno prosegua anche sabato” ha aggiunto Isola.

Le prove libere non hanno offerto veri long run, ma solo brevi stint utili a rifinire gli assetti in vista della Sprint. Un elemento che rende la gara corta ancora più importante: “Da quando è possibile intervenire sulle monoposto dopo la Sprint, questa gara ha assunto sempre più il ruolo di una simulazione perfetta per il Gran Premio vero e proprio, e così sarà anche oggi”, ha concluso il dirigente Pirelli.

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