F1 | GP Italia, alla “Prima Variante” i piloti esercitano un carico di 195 kg sul pedale del freno
Delle sei frenate del GP Italia, tre sono considerate altamente impegnative
Terzo appuntamento in altrettante settimane per la Formula 1 che torna in Italia a distanza di cinque mesi dal GP Emilia Romagna all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Secondo i tecnici Brembo l’Autodromo Nazionale Monza rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni.
In una scala da uno a cinque si è meritato un indice di difficoltà di quattro, identico a Sochi su cui si correrà a fine mese. Lo scarso carico aerodinamico utilizzato per sfruttare i lunghissimi rettilinei si traduce in staccate molto violente alle tre Varianti (del Rettifilo, della Roggia e Ascari) che quindi richiedono un notevole sforzo al pilota.
Record negativo di frenate
L’Autodromo Nazionale Monza è l’unica pista del Mondiale 2021 con solo sei frenate al giro. Ciò nonostante il tempo di impiego dei freni per giro è il terz’ultimo più basso della F.1: con dieci secondi e tre quarti supera infatti i dieci secondi del Red Bull Ring e i nove secondi e mezzo di Imola.
In termini percentuali nel GP Italia i freni sono attivi per il 14 per cento della durata complessiva della gara, importo superiore solo al 13 per cento di Spa-Francorchamps e Imola. Dalla partenza alla bandiera a scacchi a Monza ogni pilota esercita un carico complessivo sul pedale del freno di 31,6 tonnellate.
Quasi 200 kg alla prima Variante
Delle sei frenate del GP Italia, tre sono considerate altamente impegnative per i freni, una è di media difficoltà e le restanti due sono light.
La più dura per l’impianto frenante è la prima dopo la partenza: le monoposto vi arrivano a 353 km/h e scendono a 88 km/h in soli 135 metri. Per riuscirci i piloti frenano per 2,66 secondi esercitando un carico di 195 kg sul pedale del freno ed affrontando una decelerazione di 5,5 g.
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