F1 | GP Abu Dhabi, le curiosità di Brembo sul circuito di Yas Marina
Le curiosità sulle frenate dell'ultimo round del mondiale 2024 di Formula 1
F1 GP Abu Dhabi Brembo – Ultimo round stagionale per il Mondiale di Formula 1 che per l’11° anno di fila si chiude con il GP Abu Dhabi. Questa è però solo la quarta volta che si disputa con il layout attuale perché fino al 2020 le curve erano 21 mentre adesso sono solo 16 e il tracciato è più corto di 273 metri. La McLaren guida il campionato Costruttori con 21 punti di vantaggio sulla Ferrari: entrambe non vincono un titolo iridato dal 2008, quando il team inglese conquistò il titolo Piloti e la Scuderia di Maranello quello Costruttori.
I dati del GP e la curva più dura
Secondo i tecnici Brembo lo Yas Marina Circuit da 5.281 metri di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3 anche se le frenate sono 7 al giro. Non ci sono spazi di frenata superiori a 115 metri ma nella prima mezzora di gara, con la luce solare, potrebbero manifestarsi problemi di smaltimento termico ed usura del materiale d’attrito.
La curva più dura dello Yas Marina Circuit per l’impianto frenante è la numero 6: le monoposto vi arrivano a 307 km/h e scendono a 64 km/h in 2,67 secondi durante i quali percorrono 114 metri. Lo sforzo richiesto ai piloti è di 4,6 g e il carico che esercitano sul pedale del freno è di 146 kg. La potenza frenante è invece di 2.339 kW.
Sarà la volta buona?
Pur avendoci già corso 15 volte, la Ferrari non è mai riuscita a vincere ad Abu Dhabi, anche se ci ha ottenuto 10 podi: in 7 occasioni ha vinto la Red Bull, 6 la Mercedes e una a testa Lotus e McLaren. D’altra parte proprio quest’anno la Ferrari ha interrotto un’astinenza di successi in Messico che durava da 34 anni. Al momento sono 39 le piste in cui la Ferrari ha vinto almeno una volta in Formula 1 con i freni Brembo.
In galleria
Una delle aree più ambite della fanzone allestita al GP Abu Dhabi è la F1 Blast Lane: il visitatore entrerà nella galleria del vento e verrà investito da un flusso d’aria, protetto solo da un paio di occhiali. La galleria del vento è impiegata in Formula 1 dagli anni Settanta e persino Brembo se ne serve per valutare le performance e l’affidabilità dei propri componenti frenanti, prima di avviare la produzione di serie.
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