F1 | Ferrari, messaggio inequivocabile: finalmente la mentalità vincente

Maranello pare abbia finito di "analizzare i dati"

F1 | Ferrari, messaggio inequivocabile: finalmente la mentalità vincente

La “voglia di vincere” ha soppiantato di botto la “voglia di capire”, e questo è già un passo avanti. Ciò che emerso a margine della presentazione della squadra Ferrari dello scorso 26 febbraio è certamente un cambio di approccio che fa ben sperare, almeno nelle idee.

La Rossa si proietta nell’imminente stagione consapevole che dovrà fare di tutto, letteralmente gettando il cuore oltre l’ostacolo, per cancellare l’incubo ancora fresco del 2020. Un compito difficile, una strada impervia, per una squadra che realisticamente non ha grandi possibilità di risalire in modo repentino la classifica.

Proprio per questo il profilo basso tenuto dai protagonisti nelle loro dichiarazioni, l’equilibrio dimostrato, spogliato però da qualsiasi sentimento di rassegnazione, è doppiamente apprezzabile. Per la prima volta la Ferrari, soprattutto nelle parole del team principal Mattia Binotto, è sembrata consapevole della propria dimensione attuale, ma anche dei propri obiettivi, del proprio retaggio e della propria grandezza.

La speranza, stavolta fondata, è che sia finito il tempo del “dobbiamo capire” e della “analisi dei dati“, titubanti e ambigue espressioni che hanno contribuito nell’ultimo anno a peggiorare l’immagine di un Cavallino che sembrava sperduto e impotente dinanzi all’incedere degli eventi.

Quella Ferrari imprecisa, vulnerabile, lenta, come un Calimero sfigato sorpassato da tutti a destra e manca, e che poi si grattava il capo perché quasi incredula, ha lasciato spazio ad un team che – almeno nei messaggi lanciati – non pare più in preda al terrore di fallire.

Non c’è paura nel dire che la macchina sarà notevolmente migliore, verosimilmente equipaggiata con un motore vero e non con uno azzoppato per ragioni non più misteriose, non c’è paura nel dichiarare che l’obiettivo (realistico) è rientrare quantomeno nella lotta per il podio nel Costruttori, e che certi errori non saranno più tollerati perché la squadra – essendo Ferrari non solo di nome, ma anche di fatto – deve tornare ad avere mentalità vincente.

La Ferrari insomma ci ha promesso di essere “cazzuta”, cattiva, speriamo anche garibaldina e temeraria. Nelle scelte e nel rendimento in pista. Non più confusa e stordita nelle strategie, non più vittima di un fato avverso, ma padrona del proprio destino.

La sensazione, almeno per ora, è che anche Binotto si sia rotto le palle di analizzare i dati e che “abbia capito”. Ha riorganizzato la squadra in modo piramidale, affidando a ciascun sottoposto grandi responsabilità. Si tasta con mano la voglia di reagire e stupire. E noi siamo qui, ad aspettare Leclerc e Sainz sul podio, a dispetto dei pronostici che vogliono Ferrari dietro Alpine o anche AlphaTauri. Chi aspetta un fallimento per dire “l’avevo detto” potrebbe restarci male.

Antonino Rendina


5/5 - (4 votes)
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Focus F1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati